Emigrati.

«Dal congresso emerge una Fasi spaccata in due» 

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Alla fine è arrivata la notizia ufficiale: Bastianino Mossa è stato rieletto alla guida della Fasi (la Federazione delle associazioni sarde in Italia) per il prossimo triennio. Dopo un’ultima giornata di congresso infinita e uno spoglio lunghissimo, è stato confermato che la sua lista ha preso 129 voti, mentre quella che faceva capo a Sara Nicole Cancedda ne ha conquistato 112. Dunque uno scarto risicatissimo – e tutti ricordano che solitamente il presidente viene scelto all’unanimità o quasi – a conferma che la grave frattura che si è creata nell’organizzazione dei circoli degli emigrati non si è rimarginata. E il giorno dopo il termine della convention ad Alghero, le polemiche su come si sono svolti i lavori e le votazioni sono ancora accese – basta leggere i commenti sui social e raccogliere le testimonianze di chi c’era. «Comunque ora vogliamo stare dentro e combattere», dice Rita Danila Murgia, confermata coordinatrice dell Donne Fasi, «vogliamo impegnarci, dare il nostro contributo e fare un tentativo di ricostruire, di portare avanti un percorso, lo dobbiamo a tutti i sardi, quelli che vivono fuori come noi e quelli che vivono nell’Isola».

«Ci portiamo a casa una grande amarezza per come sono andate le cose, la tristezza per non aver partecipato a un processo democratico, per la mancanza di dialogo, perché non si è voluto fare neppure il minimo sforzo per stemperare gli animi, perché non c’è stato spazio per approfondire le tematiche che ci stanno a cuore», dice Sara Nicole Cancedda, 33 anni, avvocata. «Da questo ottavo congresso la Federazione ne esce divisa in due».

Dall’altra parte, Bastianino Mossa, 64 anni, veterinario, nato a Bultei e residente a Piacenza, dice: «Abbiamo vinto con una squadra favolosa, con persone che hanno laSardità nel cuore. Competenza, lungimiranza e passione. È stata unavittoria sofferta, frutto di un lavoro serio e condiviso, portato avanti concoerenza e spirito di servizio. Siamo stanchi ma soddisfatti, abbiamo scritto unanuova pagina nella storia della nostra Federazione. È il momento della responsabilità, di una grande Federazione che esce da Alghero forse spaccata nei numeri, ma unita nello spirito, con una rinnovata voglia di costruire insieme il futuro».

Entrano nel comitato esecutivo della Fasi, Paola Congiu, Francesco Pongiluppi, Salvatore Passerò, Pasqualina Pira, Ninna Cabiddu, Nicoletta Menneas, Bruno Sedda e Paola Pisano.

Con Sara Nicole Cancedda, invece, restano fuori Elena Teresa Montani, Mattia Lilliu, Pietro Palmas, Asia Pisu, Luciana Sedda, Saverio Vidili, Cristina Leone e Barbara Burghesu.

Intanto, sempre ad Alghero, da domani a venerdì è in programma la Convention dei Giovani emigrati sardi, con i delegati dei 111 circoli sparsi in tutto il mondo, di età compresa tra i 20 e i 41 anni, al quale parteciperanno anche i Giovani della Fasi, guidati dalla neoeletta Gloria Sini. Tre giorni intensi di incontri, dibattiti e feste.

«Obiettivo principale della conferenza è quello di rafforzare i legami tra i giovani sardi che vivono fuori dalla Sardegna e il loro territo rio d’origine», ha spiegato l’assessora al lavoro Desirè Manca.

«Si punta a garantire una maggiore partecipazione dei giovani nei circoli sardi in tutti i Continenti, affinché possano svolgere un ruolo attivo nella promozione della cultura sarda, nella valorizzazione delle tradizioni locali e nel rafforzamento della rete di solidarietà che unisce i sardi in Italia e all’estero». (cr. co.)

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