Intervista.

«È una piaga che resiste al tempo» 

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«La piaga degli incendi non si scopre oggi». Rosanna Laconi, assessora regionale all’Ambiente, prova ad andare dritta al cuore della questione: «Stiamo parlando di una ferita antica e profonda che ogni anno mette a dura prova il nostro territorio e le nostre comunità», dice. «Ogni giorno siamo chiamati a rispondere con la tempestività e il massimo impegno possibile ad un'emergenza alla quale non ci rassegneremo mai. Lo facciamo utilizzando tutti i mezzi e le forze a nostra disposizione, spesso per fronteggiare la follia distruttiva di incendiari senza scrupoli».

Il numero degli incendi registrati nelle ultime è maggiore rispetto al passato.

«Ma siamo riusciti a fronteggiare la straordinarietà degli eventi grazie agli operatori del sistema antincendio boschivo (Aib), ai quali non mi stancherò mai di rivolgere il senso più profondo della gratitudine che è loro dovuta da parte delle istituzioni tutte e dei cittadini della Regione.Sono migliaia gli operatori impegnati a rotazione nelle numerose attività: il personale del Corpo Forestale, di Forestas, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, i volontari e i barracelli. Anche oggi, come nelle scorse settimane e sino alla fine della campagna Aib, sono sul campo con dedizione e coraggio».

Quest’anno la il sistema antincendio è stato attivato in anticipo. È servito?
«La Regione l’ha attivato con un anticipo mai registrato prima, approvando già a gennaio il Piano aggiornato 2023–2025 e dando ufficialmente avvio alla campagna il primo maggio. Un anticipo di mesi rispetto agli anni passati, che ha consentito di disporre fin da subito degli strumenti operativi e logistici necessari per affrontare una stagione ad alto rischio. In uno scenario climatico profondamente mutato, sappiamo quanto la tempestività sia determinante. Ecco perché abbiamo potenziato l’intera macchina operativa: più operatori, più mezzi a terra, e il supporto di nuove tecnologie come ausilio all’attività umana».

Eppure ci sono state delle polemiche legate alla disponibilità dei mezzi.
«La flotta aerea regionale, al centro dell’attenzione nei giorni scorsi, è pienamente operativa: 10 elicotteri già contrattualizzati e ulteriori 2 in fase di gara, oltre alla disponibilità dei mezzi nazionali. Tra questi, 3 Canadair con base a Olbia (parte di una rete nazionale complessiva di 15 unità), e 2 elicotteri dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare dislocati nel sud dell’Isola. Si tratta di un dispositivo identico a quello degli scorsi anni, pienamente integrato con la rete della Protezione Civile nazionale».

E in caso di emergenza?
«In situazioni di particolare emergenza è inoltre possibile disporre di ulteriori mezzi aerei, come avvenuto lo scorso anno, quando – tra il 28 e il 31 luglio – si aggiunsero 4 Canadair provenienti dalla Penisola, a supporto dei 3 di base a Olbia. È una battaglia sempre molto difficile, che richiede responsabilità collettiva e l’imprescindibile contributo di tutti: sindaci, Enti locali, volontari e operatori che ogni giorno, con coraggio, proteggono il nostro territorio. A loro va il mio sincero ringraziamento e quello dell’intera amministrazione regionale».

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