Regione

Campo largo, con Lai verso un nuovo patto di legislatura 

Pd, il 19 l’elezione del nuovo segretario Il M5S intavola le prime trattative  

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Silvio Lai tornerà a ricoprire la carica di segretario del Pd tra undici giorni e nel centrosinistra non si parla d’altro. La staffetta con Piero Comandini rimetterà in discussione il legame che è stato sinora il motore del Campo largo in Sardegna, dalla scelta di candidare Alessandra Todde alla presidenza della Regione a oggi. La relazione tra il Pd, appunto, e il partito della governatrice, il M5S. Oggi i democratici non sono minimamente coinvolti nella guida della sanità, e tutti sanno che il deputato sassarese farà il possibile per far rientrare il Pd nel governo del comparto più importante del sistema Regione. L’assemblea per eleggere Lai è il 19 a Tramatza (sarà preceduta da una direzione del partito il 12 a Oristano) ma, in qualche modo, sono già iniziate le trattative finalizzate a evitare un passaggio di consegne choc.

Trattative

Secondo quanto emerge, le diplomazie sarebbero già entrate in azione, anche se molto sotto traccia. Si parla di interlocuzioni attivate dal Movimento soprattutto per capire le reali intenzioni del futuro segretario. Punta a un controllo dell’assessorato alla Sanità, o più verosimilmente a garantire al Pd una presenza nelle aziende sanitarie? I rumors, tuttavia, parlano di un Silvio Lai poco incline a sbilanciarsi prima dell’indicazione ufficiale.

Certo è che il deputato è considerato una delle persone più esperte nella politica di governo della sanità nell’Isola. Parliamo di un comparto pesantissimo, che vale quasi la metà del bilancio regionale, quindi non è esagerato sostenere che l’ascesa di Lai alla segreteria del Pd obbligherà il M5S e la governatrice a siglare un nuovo patto di legislatura. Questo significa che dal governo della sanità dipendono anche i risultati in tutti gli altri campi. E, in fin dei conti, la possibilità che Alessandra Todde possa essere ricandidata – in caso di elezioni anticipate ma anche dopo la scadenza naturale della legislatura – alla presidenza della Regione.

Non è chiaro come si sostanzierà questo patto a livello di nomine. Di sicuro il Pd non ne farà una questione di assessorati, quindi il posto di Armando Bartolazzi non sembra essere a rischio. Ma è prevedibile che i Dem vogliano dire la loro praticamente in tutte le Asl e Aziende universitarie, ma anche a livello di direzione generale dello stesso assessorato.

Quindi, se il rimpasto ci sarà, arriverà più tardi. Al limite la presidente potrebbe prendere in considerazione le richieste dei Progressisti che da tempo non si sentono rappresentati in Giunta da Gianfranco Satta (Agricoltura), e che infatti pretendono di poter indicare un nome alternativo e magari per una delega diversa.

Capigruppo

Domani, intanto, i capigruppo del Campo largo si vedranno in sede di conferenza dei capigruppo che sarà allargata anche ai presidenti del centrodestra. Si discuterà sui prossimi provvedimenti da mandare in Aula (il Comparto unico e il disegno di legge sul suicidio medicalmente assistito) e sulle due commissioni speciali da istituire: la prima per l’attuazione delle norme dello Statuto sarà presieduta dal presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, la seconda sull’energia con alla guida un consigliere di minoranza ( ro. mu. )

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