Alghero.

Battaglia politica bipartisan contro l’offshore a Capo Caccia 

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Il dibattito sull’eolico offshore davanti a Capo Caccia riaccende la politica algherese. Un progetto mastodontico da 382 km quadrati, con torri alte oltre 300 metri, che ha provocato sin dall’inizio una levata di scudi generale. Adesso l’attenzione è altissima perché la Capitaneria ha chiuso il mare davanti a Capo Caccia per consentire i rilievi geologici.

Botta e risposta

Un provvedimento atteso, che ha fatto riaffiorare la vicenda con tutta la sua carica di polemiche. Di recente l’ex sindaco Mario Conoci è intervenuto sia per ricordare la sua ferma opposizione, già dal 2022, sia per sollecitare l’attuale primo cittadino «a far sentire immediatamente e con forza la propria voce. Il nostro mare – dice Conoci - non può essere trasformato in una immensa zona industriale». Pronta la replica del capo dell’esecutivo. «Fa piacere constatare che, dopo anni di letargo, alcuni tra i massimi esponenti del pressappochismo si siano improvvisamente risvegliati dal torpore, tentando di ritagliarsi uno spazio nel dibattito pubblico. Tentativi, tuttavia, privi di proposte concrete e dunque di reale valore», il commento al vetriolo di Raimondo Cacciotto. «Continueremo a difendere i diritti del nostro territorio con coerenza e fermezza – rassicura il sindaco – opponendoci senza esitazioni a progetti come questi, certi di avere al nostro fianco la Regione».

«Porte chiuse»

Il primo cittadino ricorda i tentativi di dialogo con il Ministero. «Da Roma ci hanno chiuso la porta in faccia – denuncia – ma non ci siamo arresi. Abbiamo convocato commissioni consiliari, organizzato un Consiglio comunale aperto, partecipato a trasmissioni nazionali: la nostra comunità non resterà in silenzio». Al suo fianco si muove la maggioranza consiliare. Il presidente della Commissione Ambiente, Christian Mulas annuncia “barricate istituzionali”. Dura anche la posizione di Emiliano Piras, presidente della Commissione Urbanistica, che richiama i vincoli della nuova legge regionale. Marco Colledanchise teme per gli uccelli migratori e i delfini. La battaglia è bipartisan: Capo Caccia non si tocca.

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