È accusato di aver messo in piedi un’attività di spaccio in due piazze del quartiere San Michele, servendosi della collaborazione di due diciassettenni e un sedicenne, ma anche di alcuni bambini più piccoli (uno dell’apparente età di circa 12 anni). Filippo Gavazzeni, 36 anni, è stato arrestato al termine di un’operazione durata vari giorni e condotta dai Falchi della Squadra Mobile. A casa gli sono stati trovati 15 grammi di cocaina e 14 di hascisc, ma a far scattare l’aggravante che gli è costato il trasferimento nel carcere di Uta è stato proprio il fatto che gli agenti avrebbero accertato la presenza di minori non imputabili perché sotto i 14 anni.
La convalida
Ieri mattina il 36enne, che era già stato arrestato per droga lo scorso 15 luglio, è comparso davanti alla giudice per le indagini preliminari, Giulia Tronci, per la convalida. Accompagnato dall’avvocato difensore Riccarto Floris si sarebbe scusato, sostenendo che non sapesse l’età dei minori coinvolti con lui che avrebbe conosciuto in discoteca. Solo nelle prossime ore il gip del Tribunale deciderà se accogliere la richiesta del pm Giangiacomo Pilia di mantenere la custodia cautelare in carcere.
L’indagine
Dopo il primo arresto, Gavazzeni era stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, ma – stando a quanto sostengono gli investigatori – le sue attività di spaccio non si sarebbero interrotte. Gli agenti della Squadra Mobile, con i colleghi del gruppo Falchi, delle Volanti e del Reparto prevenzione crimine di Abbasanta, per giorni hanno sorvegliato di nascosto piazza Padre Abbo e piazza Doberdò, dove sarebbero state ricostruite oltre 100 singole vendite in appena 48 ore. A convincere la polizia a far scattare il blitz è stata la presenza di giovanissimi non imputabili (pare sotto i 14 anni) e, in particolare, un bambino dell’apparente età di 11 o 12 anni che sarebbe rimasto in piazza dalle 17 alle 22.30 accompagnando vari clienti ad acquistare la droga dagli altri tre minori coinvolti nelle attività di spaccio. Per i due 17enne e per il 16enne è scattata la denuncia a piede libero alla Procura dei Minori, mentre per i più piccoli le attività di approfondimento sono ancora in corso.
L’arresto
Nel corso della perquisizione sono stati recuperati i 15 grammi di cocaina, l’hascisc e 400 euro in contanti. Nonostante la quantità modica di stupefacente a Filippo Gavazzeni è stato contestato l’articolo 80 della legge sugli stupefacenti che aumenta le pene quando la droga finisce nelle mani di minorenni. Dopo l'arresto è stato portato in carcere a Uta. L'operazione si è scattata dopo che sul portale Youpol sono arrivate numerose segnalazioni sullo spaccio nelle due piazze.
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