Indagate sugli studi preparatori (di producibilità, anemometrico e del rischio di gittata) del progetto del parco eolico di Saccargia, perché le autorizzazioni sono state rilasciate sulla base di dati inattendibili. La richiesta è rivolta al procuratore della Repubblica di Sassari, Armando Mammone, e arriva dal Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica e dal Comitato Sarcidano. Giovedì è stato presentato un esposto negli uffici della Procura sassarese con un voluminoso dossier, corredato di documenti e allegati di varia natura. I comitati civici anti speculazione eolica hanno chiesto un accurata indagine sull’iter autorizzativo del progetto della Erg Wind Sardegna srl. La società intende procedere alla dismissione di tutti gli aerogeneratori di un parco già esistente nei territori di Nulvi e Ploaghe (51 unità da 0.85 MW) e realizzare 27 nuovi, enormi, aerogeneratori da 4,5 MW.
«Studi inattendibili»
La tesi dei comitati di Gallura e Sarcidano, ovviamente da verificare, può essere sintetizzata così: le autorizzazioni per il grande parco, a ridosso della basilica di Saccargia, sono state rilasciate sulla base di dati ricavati da studi virtuali e incompleti. Nei documenti firmati dalla presidente del Coordinamento Gallura, Maria Grazia Demontis, si legge: “Le violazioni, come ormai noto, riguardano l’irregolarità dello studio sulla produttività del nuovo impianto, ovvero le condizioni di ventosità del luogo e, conseguentemente, lo studio previsionale di scenari corretti e puntuali circa i pericoli derivanti dalla eventuale rottura dei componenti meccanici delle torri eoliche, quindi delle condizioni di sicurezza dell’impianto stesso”.
Il Tar dice no
I comitati civici hanno allegato all’esposto una sentenza del Tar dell’Emilia Romagna, un provvedimento che nei giorni scorsi (è del 27 luglio) ha avuto ampio risalto per le sue implicazioni in centinaia di progetti. I giudici amministrativi hanno promosso l’approccio secondo il quale i rilievi «devono essere realizzati in sito. Questa tipologia di impianto richiede una valutazione dei siti prescelti sulla base di dati di vento che siano “effettivi” e “reali”, è necessario un contrappeso all’inevitabile sacrificio dell’interesse ambientale che l’impianto presuppone». Quindi, senza studi approfonditi e attendibili, il rigetto dei permessi, per il Tar di Bologna, è assolutamente corretto.
Verifiche sui permessi
I comitati sardi chiedono che siano verificati i presupposti dei permessi che riguardano il parco di Saccargia, anche in tema di sicurezza (rischio di gittata). Gli organismi civici invitano i pm ad accertare il contenuto delle decisioni di soggetti pubblici che “pur avendo funzione di controllo, hanno invero autorizzato il progetto, come il Consiglio dei Ministri, oppure avvallato lo stesso attraverso il silenzio assenzo, come la Regione Sardegna”. La Erg Wind Sardegna considera gli studi preparatori adeguati e attendibili. Ma ora anche la Procura di Sassari dovrà dire la sua.
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