Il caso

Assolto dalle accuse, Sau è di nuovo sindaco di Tonara 

Ieri il suo ritorno in Municipio: «Ho combattuto senza lamentarmi» 

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Il provvedimento di reintegro da parte della Prefetta Alessandra Nigro lo ha atteso nella sua casa del rione “Teliseri”, tra familiari e amici. In piena notte, poi, l’annuncio ufficiale sui canali social del Comune, fra centinaia di like e commenti di ampio sostegno da parte di concittadini e colleghi amministratori di tutta l’isola. Pierpaolo Sau è di nuovo sindaco di Tonara perché «i reati contestati non sussistono». L’assoluzione in Corte d’Appello nel processo “Sindacopoli” gli ha restituito l’incarico che la volontà popolare gli aveva affidato. Un ritorno di scena, il suo, iniziato già nella mattinata, a lavoro fra vertenze e progetti di sviluppo nel suo ufficio del Municipio di Viale Regione.

Soddisfatto

«La Corte d’Appello - dice Sau - ha messo la parola fine ad una vicenda che per quanto riguarda il nostro Comune non avrebbe dovuto mai avere inizio». Da qui lo sguardo ad anni di travagliata battaglia giudiziaria. «La vicenda è stata molto brutta sin dall’inizio - ha scritto Sau - poi è sembrato che prendesse una piega diversa e ciò mi ha spinto, sostenuto dalla sicurezza di aver agito bene in passato, alla candidatura del 2020».

Una doccia fredda, poi, la condanna per corruzione. «Un reato infame - ha aggiunto Sau - con motivazioni più uniche che rare nella storia della giurisprudenza e la sospensione in base alla legge Severino». E dopo aver ricordato l’ampio sostegno della popolazione, il sindaco ha riannodato le motivazioni che l’hanno spinto a non arrendersi: «Ho combattuto senza lamentarmi convinto della ragione e volendo dare un esempio, soprattutto alle mie fantastiche figlie».

Il paese con lui

Tra sofferenze economiche e familiari, il tecnico di Laore, da decenni impegnato politicamente, ha fatto sua la «sofferenza di un intero paese, fatto di gente onesta e laboriosa che non meritava tutto ciò». Difficile per Sau trattenere l’emozione. «Tanti - ricorda - hanno pianto, sofferto, pregato per me. Tanti mi hanno offerto vicinanza e aiuto, spingendomi ad andare avanti. La mia felicità più grande sta nel non avere deluso queste persone a me vicine». Nessun risentimento verso «i colpevolisti, ma solo la speranza che si ricredano sul mio operato e che in futuro analizzino meglio ciò che i media trasmettono».

Di nuovo in campo?

Mentre valuta una nuova discesa in campo per le amministrative del 2026, Sau esprime gratitudine verso il gruppo politico “Intrerrios" che nel 2020 lo ha portato nuovamente alla guida del paese. «Persone fantastiche e coraggiose - sottolinea - che hanno affrontato di petto una situazione critica e hanno ottenuto risultati fondamentali per Tonara». E poi elogia il lavoro svolto dalla vicesindaca Cristina Patta e dalla minoranza «andata avanti - sottolinea - dopo un comprensibile iniziale tentennamento». E proprio Cristina Patta, pronta a tornare vicesindaca dopo l’anno da sindaca vicaria, rilancia: «Non abbiamo mai dubitato sul tuo operato, e mai ho pensato di mollare, nonostante la tua sospensione mi abbia dato un compito del quale non mi sentivo all’altezza».

Fra in numerosi attestati di solidarietà, quello di Roberto Marino Marceddu, già sindaco di Gairo, finito come Sau al centro di Sindacopoli. «Sono con te - ha scritto l’attuale consigliere di minoranza gairese - vittima anch’io delle stesse aberrazioni giuridiche e persecuzioni. Ma se esiste giustizia questa prima o poi si afferma». Per il primo cittadino di Mandas Umberto Oppus «una vicenda assurda dopo dieci anni di inferno».

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