Un appello al presidente Roberto Fico per velocizzare al massimo l’iter di approvazione del disegno di legge costituzionale che reintroduce il principio di insularità nella Carta: a firmarlo in pochi giorni sono stati già 1500 amministratori locali, altri lo faranno nelle prossime ore. Le firme saranno presentate a Fico la prossima settimana.

“È l’ora della massima coesione perché i tempi sono strettissimi per via della doppia lettura parlamentare richiesta dal rango costituzionale”, ha spiegato Umberto Ticca, consigliere dei Riformatori a Cagliari che oggi ha illustrato le ragioni della mobilitazione con altri amministratori, il presidente della commissione Insularità Michele Cossa, la responsabile del Comitato scientifico per l’Insularità, Maria Antonietta Mongiu, e alcuni parlamentari.

Cossa ha ribadito la necessità che il testo ottenga il via libera entro la prossima primavera, compatibilmente con gli equilibri politici nazionali e le incognite legate all’elezione del presidente della Repubblica, compresa la possibilità di elezioni anticipate.

Maria Antonietta Mongiu ha posto l’accento sulla trasversalità di quella che “non è stata una battaglia, ma un percorso di autocoscienza, un rapporto di consensualità tra mondi diversi che ha fatto prevalere il bene comune”.

Per il senatore del Pd Gianni Marilotti “bisogna innanzitutto impegnarsi affinché il testo che sarà approvato alla Camera sia uguale a quello che ha già ottenuto l’ok a Palazzo Madama”. Il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis ha rassicurato che “l’iter in commissioni Affari costituzionali sarà velocissimo”

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