Proseguono le audizioni della Commissione Bicamerale per gli svantaggi derivanti dall'insularità.

Nell’ultima seduta è stato ascoltato Michele Cossa, consigliere regionale della Sardegna e presidente della commissione speciale per l'Insularità.

«Le isole come la Sardegna – ha detto Cossa nell’audizione davanti a deputati e senatori – hanno bisogno di politiche mirate e di un impegno reale da parte del Governo centrale per affrontare le sfide che derivano dalla loro posizione geografica. Invece – ha aggiunto – questa attenzione non si vede: nel decreto Sud, riguardo le politiche di coesione non si fa nemmeno cenno alla peculiarità delle isole».

«Il tema dello svantaggio insulare - ha continuato Cossa -, potrà essere affrontato efficacemente se le Regioni insulari sapranno essere propositive. Ma questo sarà del tutto inutile se Governo e Parlamento avranno un atteggiamento passivo e non lo percepiranno come una grande e irrisolta questione nazionale, sulla quale attivare anche a livello europeo i necessari strumenti di accelerazione dello sviluppo: questo è quanto chiede il nuovo articolo 119, sesto comma, della Costituzione».

Uno dei temi sottolineati da Cossa è stato quello dei trasporti e dell'accessibilità all'Isola, che a suo dire «richiede un coinvolgimento politico e finanziario da parte dello Stato assai più consistente di quello realizzato sinora. Il confronto con lo sforzo fatto da altri Stati espone dati che spiegano bene quanto poco il “caso Sardegna" interessi lo Stato italiano: la Spagna destina alla continuità territoriale delle isole Baleari 180,6 euro a residente; la Francia per la Corsica 248,5 euro; la Regione Sardegna (e non lo Stato) 25,4 euro».

(Unioneonline/l.f.)

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