Ultimo appuntamento con il ciclo di conferenze organizzate dalla Fondazione Barumini sistema cultura al Centro Giovanni Lilliu. Venerdì 24 marzo, dalle ore 17.15, l’incontro è con Georgia Toreno, Maura Mereu e Maria Giovanna Perrottu con la conferenza intitolata “Dallo scavo al museo. Le attività del laboratorio di restauro di Barumini”.

Proprio Barumini torna, dunque, al centro dei riflettori per chiudere in bellezza la serie di appuntamenti partiti lo scorso 4 febbraio con la prima giornata dedicata a la “Olla ad Orlo” e il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. Il lungo viaggio ha permesso di affrontare a 360 gradi i tanti aspetti che ruotano attorno all’archeologia, alla difesa e tutela dei beni identitari isolani, oltre che approfondire i temi legati alla conservazione e promozione delle bellezze della storia sarda.

Tutti gli appuntamenti, aperti alla partecipazione gratuita di tutti gli interessati, sono stati inseriti nel percorso di formazione del personale della Fondazione.

A chiudere il calendario di incontri è, quindi, l’attività legata al laboratorio di restauro. Per l’occasione, gli esperti incentreranno le loro relazioni sulle attività del laboratorio che rappresentano un processo virtuoso che consente di restituire la forma originaria ai frammenti che vengono recuperati durante gli scavi. 

Il centro di restauro, come sottolineato da Gianfranca Salis, coordinatrice dell'area funzionale del Patrimonio Archeologico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari “ha consentito il recupero di importanti contesti provenienti da recenti scavi ma, anche, di avviare a processi di musealizzazione reperti che erano stati recuperati alcuni anni fa”.Vecchi scavi e nuovi, in contesti provenienti dal territorio di competenza della Soprintendenza, sono stati riesaminati e ricomposti e, alcuni, anche già avviati all’esposizione “restituendo alla comunità le preziose informazioni che consentono di ricostruire la vita dei siti e individuare il periodo e la cronologia del loro utilizzo”.

Si tratta di oggetti in bronzo, in pietra e in terracotta che hanno necessita di trattamenti altamente specialistici e di professionalità specifiche che il Centro di restauro di Barumini offre all’archeologia, diventando un punto di riferimento e uno strumento fondamentale per l’attività di tutela della Soprintendenza. 

Per Ulteriori Info: http://www.fondazionebarumini.it

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