“È quasi arrivato il momento. Sono giunta al termine del mio percorso di gravidanza, consapevole che questo sarà solo il principio di quello che sarà il viaggio più bello, emozionante, serio ed impegnativo della mia vita”. Si apre così il lungo post, pubblicato nelle storie di instagram, di Sara Scaperrotta, 23enne pronta a diventare madre di Tommaso, nato dall’amore, ormai finito, con il calciatore Nicolò Zaniolo.

“Tommaso è frutto dell’amore di due persone – scrive la ragazza – . È stato voluto, cercato, desiderato e la scoperta del suo arrivo è stata celebrata in un clima di gioia condivisa. Poi qualcosa è cambiato, e mi sono trovata di colpo a percorrere questo cammino verso la genitorialità da sola, senza supporto di alcuna natura”.

Un messaggio che ha anche il sapore, dunque, di un ultimo appello all’ex fidanzato.

"Non sono pronto, ma mi assumerò le mie responsabilità”, aveva infatti detto il calciatore qualche mese fa, aggiungendo che rispettava la scelta di tenere il bambino della Scaperrotta nonostante la storia tra di loro fosse finita.

Parole a cui però, a detta della ragazza, non sono seguiti i fatti.
"La paura che all’inizio ho provato per via dell’assenza di una figura paterna per il bambino e di un complice con il quale intraprendere questo percorso, presto si è trasformata in un forte dispiacere, anche per le modalità che mi sono state riservate — continua Sara — . Non per la bufera mediatica nella quale mi sono ritrovata o per le notizie della sua vita privata che puntualmente mi arrivavano mezzo stampa, ma perché Nicolò si stava perdendo tutte le emozioni, le scoperte, quel misto di gioia e di spavento, che caratterizzano tutto il periodo della gravidanza”.

"Ho tentato a più riprese di coinvolgerlo – prosegue ancora – senza avere successo, ogni mio tentativo di contatto è stato vano. Ha bloccato persino i canali social e Whatsapp, ed io mi sono trovata dinnanzi un forte muro comunicativo ed emotivo”.

“Spero davvero che i muri vengano abbattuti e che Nicolò trovi finalmente il coraggio di emanciparsi e di far valere i suoi sentimenti — conclude Sara—aprendo il suo cuore di padre per godere di tutta la bellezza che deriva dall’essere genitore”.

(Unioneonline/v.l.)

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