Da pochi mesi la sua storia con Belen Rodriguez è finita, ora Antonino Spinalbese ha deciso di raccontare qualche dettaglio della sua vita, in particolare un problema di salute che ha scoperto proprio poco dopo essere diventato padre di Luna Marì, avuta dalla showgirl.

In un video postato su Instagram, l’hairstylist ha condiviso con i suoi follower la battaglia contro una grave malattia autoimmune. Quando è morto suo padre, e ha pensato fosse il dolore più difficile da affrontare, si è dovuto ricredere: “Dovevo ancora schiantarmi contro una macchina, incrinarmi 2 costole, ricevere una notizia terribile da un medico e perdere una delle cose a me più care”, dice nel filmato. Dopo la nascita della figlia, infatti, comincia un periodo di stress: “Inizio a indebolirmi, poi mi incrino 2 costole dopo una caduta dovuta a questa debolezza. La mente è offuscata, tanto da farmi perdere la reattività e non farmi notare uno pneumatico abbandonato sull’autostrada. La mia auto è lacerata, io sotto le flebo. È un lieve trauma, ma le sorprese non erano finite”.

Un dolore nella parte alta dell’intestino, al termine di una giornata trascorsa a tenere in braccio la bimba, fa scattare l’allarme: “Vado in ospedale e mi ricoverano all’istante, partono gli accertamenti e poi arriva il responso: ho una grave malattia autoimmune, un problema con cui forse dovrò convivere per il resto della mia vita”. Un’esperienza che segna profondamente Antonino, che nel frattempo ha peso 13 chili, anche nel fisico: non riconosce più il suo corpo, cambia modo di vestirsi, piange quando si guarda allo specchio. In suo aiuto arriva un personal trainer, amico di vecchia data, e studia per lui un particolare allenamento. Solo ora che si sente in una migliore condizione ha deciso di raccontare la vicenda per tentare di essere di aiuto a chi si trovi in difficoltà simili.

Della sua rottura con Belen non dice nulla, ma nei giorni scorsi su alcuni giornali sono apparse delle foto in cui Spinalbese appare sorridente con una donna dai capelli rossi. La sua nuova “fiamma”?

(Unioneonline/s.s.)

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