Manifestazione pacifica in difesa del pianeta: il 15 marzo del 2019 i giovani scendono in piazza per protestare contro i governi che non seguono politiche dedicate alla situazione climatica.

In Italia oltre 100 le città che partecipano, altissima l'affluenza in grandi metropoli internazionali come New York, Parigi, Mosca.

Le prime proteste erano cominciate 4 anni prima con un gruppo di studenti che invitava i ragazzi a non andare a scuola il primo giorno della Conferenza sul Clima. Le richieste col trascorrere delle settimane si fanno più chiare: 100% di energia pulita, utilizzo di fonti rinnovabili e aiuti ai rifugiati e migranti climatici.

Una vera e propria organizzazione arriva nel 2018 con l'attivista svedese Greta Thunberg che, per tutti i giorni del mese di agosto, si siede fuori dal Riksdag, il Parlamento nazionale, con un cartello che recita: "Sciopero scolastico per il clima", e il richiamo alla necessità di ridurre le emissioni di anidride carbonica nel Paese. A settembre annuncia che ogni venerdì avrebbe protestato e lo slogan diventa "Fridays for Future".

La sua iniziativa viene accolta e amplificata da tantissimi studenti di tutto il mondo.

(Unioneonline/s.s.)

Marzo 2020

Febbraio 2020
© Riproduzione riservata