In Sardegna cinquemila matrimoni "non s'hanno da fare".

Tante sono le nozze che rischiano di saltare quest'anno nell'Isola a causa dell'emergenza Coronavirus per essere rimandate al 2021 o oltre.

A lanciare l'allarme sono Camelia Lambru e Mariangela Savonarota titolari di Italian Wedding Awards, che hanno anche dato il via a una petizione per chiedere al Governo di intervenire per tutelare, oltre che i promessi sposi, anche il comparto economico che ruota attorno ai fiori d'arancio, anch'esso in ginocchio er colpa della pandemia.

"Lo stop a tutte le cerimonie imposto nell'ambito delle misure anti contagio - si legge in una nota - rischia di mettere in crisi un settore che promuove lo sviluppo del territorio e di mandare in fumo un giro d'affari di centinaia di migliaia di euro nell'Isola. Tante le aziende che rischiano di finire sul lastrico, privando centinaia di persone dello stipendio. E ora l'industria dei matrimoni isolana (assieme a quella nazionale) chiede aiuto al governo con una petizione".

Oggi Sposi & Exclusive Wedding snocciola poi dati eloqenti: in Italia sono stati annullati tra marzo e aprile 17mila matrimoni e altri 50mila sono in forse per maggio e giugno. Una perdita stimata in 26 miliardi di euro.

Quanto ai rischi a livello occupazionale, anche in questo caso sono i numeri a parlare: attorno ai fiori d'arancio ruotano 83 mila aziende e 1 milione di lavoratori. Lo stop che colpisce 8 mila e 500 location, 2 mila e 500 fioristi, 2 mila catering, 8 mila fotografi, 6 mila e 500 musicisti, 3 mila e 500 wedding planners e tanti altri.

"A causa del Covid 19 il nostro paese sta vivendo un momento difficile, come tutto il resto del mondo - spiegano Alessia Ghisoni e Cinzia Murgia - ma dobbiamo venire fuori dall'oscurità e creare nuove opportunità per rinascere, ripianificando i nostri tempi e le nostre vite e cogliendo tutte le opportunità per ricominciare, convinti che tutto questo ci aiuterà a diventare migliori. Non sarà una mascherina a impedire la felicità, anzi sarà lo strumento per crearla - aggiungono - perché tutti questi dispositivi nati per proteggerci possono trasformarsi in accessori glamour, diventando parte integrante di outfit d'alta classe e nuovo trend. Inventeremo anche nuovi modi per poter stare vicini e abbracciarci studiando nuovi progetti per rendere tutto ancora più emozionante più bello. Nell'attesa di ripartire noi e tutti i fornitori del wedding saremo qui a tenere per mano i nostri sposi e a coinvolgerli in un nuovo inizio. Ma per fare tutto questo», concludono, «abbiamo bisogno anche del confronto e della attenzione da parte delle istituzioni per cui, nelle vesti di referenti per la regione Sardegna di Italian Wedding Awards ci facciamo portavoce e ambasciatrici del comparto del wedding e degli eventi in Sardegna per rivolgerci direttamente al Governo Conte e aprire un dialogo costruttivo".

(Unioneonline/l.f.)
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