Circa 61 milioni di euro in tre anni: sono le risorse messe in campo dalla Giunta regionale per il “piano povertà” adottato su proposta dell’assessore Mario Nieddu.

I fondi sono così ripartiti: 49,8 milioni a favore del Reddito di inclusione sociale (Reis) con 1,5 milioni per ulteriori misure di integrazione; 3 milioni contro l’usura, a sostegno del credito alle famiglie indigenti; 1,3 per il “reddito di libertà” a favore delle donne vittime di violenza; 4 milioni per le attività della Caritas sul territorio; infine, 1,2 milioni al Banco alimentare.

Finanziamenti regionali che si sommano alle risorse nazionali del Fondo per la lotta alla povertà, 21,6 milioni di euro per il solo 2021.

“Abbiamo ribadito il nostro impegno nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, a rischio di esclusione sociale - le parole del governatore Christian Solinas -. I temi del contrasto al disagio e del sostegno alle famiglie restano prioritari, come testimonia anche la piena attuazione dell'Osservatorio delle povertà, che la Sardegna attendeva da diciassette anni".

"Proponiamo un modello di welfare che non sia semplice assistenzialismo, ma che abbia alla base progetti mirati all'integrazione a tutto tondo", aggiunge Nieddu. 

(Unioneonline/L)

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