È stato Mohamed bin Salman, il principe ereditario saudita al centro della vicenda di Jamal Khashoggi, il primo leader ad arrivare a Buenos Aires per il vertice del G20 in programma domani e sabato nella capitale argentina.

Si tratta della tredicesima riunione del Gruppo dei Venti, il forum dei leader politici, dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche di cui fanno parte i Paesi più industrializzati al mondo. Il vertice in Argentina è il primo, da quando il G20 è nato nel 1999, che si tiene in Sudamerica. E il summit, come da tradizione, sarà guidato dal leader del Paese ospitante, in questo caso il presidente argentino Mauricio Macri.

Già a Buenos Aires anche il presidente francese, Emmanuel Macron, atterrato ieri sera in Argentina accompagnato dalla moglie Brigitte.

Il cerimoniale della presidenza argentina attende per oggi l'arrivo dei leader, tra i quali il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che avrà in giornata un bilaterale con Mauricio Macri alla Casa Rosada.

Tra i più attesi Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping, che sabato avranno un vertice durante il quale, secondo quanto auspicato dalla Casa Bianca, "si avrà la possibilità di raggiungere un accordo" per mettere fine alla guerra commerciale.

In arrivo oggi gli altri leader della Ue, come Angela Merkel, e Theresa May, che in Argentina dovrà spiegare anche gli effetti dell'imminente Brexit sull'annosa contesa della Falkland-Malvinas. Domani mattina l'arrivo di Vladimir Putin, su cui sono gli occhi di tutti, soprattutto dopo la ripresa dei venti di guerra tra Russia ed Ucraina.

IL NODO DA SCIOGLIERE - Ancora riserve per l'atteso faccia a faccia tra Putin e Trump, che la Casa Bianca non ha ancora confermato in conseguenza della sulla crisi nello stretto di Kerch. Oggi il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha tuttavia affermato che l'incontro si farà sabato mattina al Park Hyatt di Buenos Aires.

Da confermare anche un altro bilaterale di grande rilevanza, quello tra il principe saudita e il

presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Nei giorni scorsi il ministro degli esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha confermato che il principe saudita - che Ankara ha indicato come mandate dell'assassinio del giornalista saudita dissidente ucciso ad Istanbul - ha richiesto l'incontro.

"Vedremo", la risposta di Erdogan.

(Unioneonline/v.l.)
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