"Questa piattaforma non mi sembra molto democratica”, aveva detto a proposito di Twitter, ipotizzando anche il lancio di una nuova piattaforma tutta sua.

E invece alla fine Elon Musk, patron di Tesla e uomo più ricco al mondo, ha aperto il portafogli e acquistato una quota del 9,2% di Twitter, diventandone maggiore azionista. Una partecipazione pari a 73,5 milioni di azioni dal valore di 2,9 miliardi di dollari con la quale apre un nuovo capitolo nella storia di “amore e odio” che lo lega al social creato da Jack Dorsey.

Proprio nel passo indietro di Dorsey, che ha deciso di lasciare la guida di Twitter, si possono trovare le motivazioni dell’investimento di Musk. Quando Parag Agrawal è stato nominato amministratore delegato Musk ha postato una foto ritoccata in cui lo paragonava a Stalin, alludendo alla possibilità che avesse fatto fuori Dorsey come Stalin aveva fatto fuori Nikolai Yezhov.

“Voglio solo dire che sostengo Dorsey come amministratore delegato di Twitter”, cinguettava nel marzo del 2020 Musk, legato a Dorsey dalla passione comune per il Bitcoin. Secondo indiscrezioni, il cambio della guardia avrebbe agitato il patron di Tesla preoccupato da un possibile aumento della censura sulla piattaforma.

“Dato che di fatto Twitter è una piazza pubblica, il fatto di non aderire ai principi fondamentali della libertà di espressione mette a rischio la democrazia”, ha twittato Musk nelle ultime settimane avviando un sondaggio fra i suoi follower, al quale ha chiesto di dichiarare se, a loro avviso, Twitter rispetta o meno i principi della libertà di parola.

Sulla carta la quota del miliardario in Twitter è “passiva”, come sono ritenute agli occhi di Wall Street tutte quelle sotto il 10%. Ma, fanno notare gli analisti, con Musk non c'è mai nulla di passivo.

Né Musk né Twitter hanno commentato al momento la mossa, secondo alcuni analisti il patron di Tesla “sarà un investitore attivo e costringerà Twitter a dei cambiamenti”. Wall Street ci crede e i titoli Twitter volando, guadagnando il 27%.

IL SONDAGGIO – E poche ore dopo l’investimento Musk lancia una sondaggio informale sulla piattaforma: “Volete il tasto modifica?”. Il cosiddetto “edit button”, presente su Facebook e Instagram, consente di modificare un post già scritto.

Al momento nel sondaggio lanciato da Musk vincono i sì con il 74%. Tra i tanti i commenti c'è chi chiede che la modifica venga fatta a due condizioni: che sia disponibile solo per pochi minuti, 5-10, e con un link che dimostra cosa è stato cambiato per avere traccia del post precedente. "Sembra ragionevole", risponde Musk a questa proposta.

In queste ore è arrivata anche la richiesta di alcuni conservatori pro-Trump di far tornare l'ex presidente su Twitter, dopo la sospensione definitiva arrivata il 9 gennaio 2021.

(Unioneonline/L)

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