La torta in palio è allettante: 20 milioni di turisti previsti nel 2017, pronti a spendere 2,5 miliardi di euro.

Ecco perché alla Sardegna fa gola una grossa fetta del mercato mondiale delle vacanze russe.

Apprezzata e sognata dagli ex sovietici, l'Isola spesso è però poco preparata a ospitarli. "Turchia ed Egitto sono state da sempre le mete privilegiate, ma ora considerate poco sicure", dice Inga Primac, titolare insieme al fratello Serghei di una società specializzata nell'accoglienza dei cittadini provenienti dai paesi dell'ex Unione Sovietica, "i flussi turistici si stanno spostando perciò verso il Mediterraneo occidentale, e quindi sulla Sardegna, conosciuta come terra dal mare cristallino e dalle affascinanti tradizioni culinarie".

Potenzialità enormi spiegate ieri mattina agli alunni del Master in digital marketing manager per i servizi turistici organizzato dallo Ied Cagliari.

"I russi punteranno sempre di più sulla Sardegna", conferma il coordinatore del master Chicco Porcu, "per questo è necessario formare professionisti che sappiano conoscere e assecondare le esigenze particolari di un popolo culturalmente diverso dal nostro".
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