Si vuole entrare nella stagione estiva consapevoli di poter registrare numeri record, convinti di lasciarsi la pandemia alle spalle e con la speranza che la guerra non influenzi le scelte di chi vuole trascorrere un periodo di vacanze.

La Sardegna resta una meta ambita, tra le più cliccate e ricercate. Che poi si scelga di venire questo è un altro discorso che dipende anche dalle tariffe aeree e delle navi. Nell’attesa quindi di registrare il boom estivo, il presidente della Regione rimarca che «ci aspettiamo numeri altamente positivi, addirittura superiori a quelli record registrati nel 2019. Un risultato che potrà contribuire alla ripresa dell’intero settore, con un’inevitabile ricaduta sui nostri livelli occupazionali».

«In effetti la pressione della domanda è addirittura superiore al 2019», conferma Nicola Palomba, presidente della sezione turismo degli Industriali. Ma resta comunque sempre viva l’incognita lavoratori che qualche operatore fatica a trovare tanto che «andare a regime è ancora abbastanza difficile», ribadisce Sandro Salerno, numero uno di Assoturismo Sardegna.

I numeri

Sino al 10 giugno, nei porti sardi si sono registrati 103.225 arrivi (Olbia 68.153; Porto Torres 20.642; Golfo Aranci 11.791; Cagliari 2.639), con un incremento del 111,06% rispetto allo stesso periodo del 2021. Un dato in crescita (+10,99%) anche rispetto al 2019, che registrò numeri record per la Sardegna. Nello stesso periodo, nei tre aeroporti sono arrivati 180.769 passeggeri, tra voli di linea e non (Cagliari 82.582; Olbia 69.614; Alghero 28.573), con un incremento di oltre il 150% rispetto al 2021, ma superiore, circa del 5%, anche rispetto al 2019.

Soddisfazione
«Dopo i primi segnali positivi, registrati per Pasqua, questi dati di giugno fanno immaginare un’estate record, tanto da mettere in archivio definitivamente i momenti difficili vissuti nei due anni trascorsi con l’incubo del virus – ha sottolineato l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa – Questo sarà l’anno del rilancio e l’Isola è pronta per recitare un ruolo da protagonista con un’offerta e una programmazione di qualità».

Gli operatori

«Resta l’incognita però legata ai voli internazionali che si potevano potenziare per ottimizzare la domanda e avere anche meno “buchi” in settimana – analizza Palomba – Cosa succederà poi a luglio e agosto? Al momento registriamo una mancanza di voli in continuità rispetto al 2019, allora 25 oggi 18, e la mancanza di un tetto dei prezzi per i non residenti.Già oggi riceviamo lamentele perché le tariffe sono raddoppiati rispetto al 2021». 

Lavoro

Ricadute positive anche sul lavoro. L'ultimo bollettino delle Camere di Commercio, stilato in base alle richieste che le stesse aziende hanno fatto ai centri per l'impiego, non lascia spazio a dubbi: i contratti disponibili fino ad agosto sono oltre 53mila, quasi il 40% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Un boom impressionante che riporta indietro l'occupazione in Sardegna al 2018, l'anno d'oro per il mercato del lavoro del recente passato, ma che secondo gli esperti avrebbe potuto avere numeri persino più brillanti se non fosse stato per il caro energia che ha stangato i bilanci di migliaia di realtà, limitandone di fatto le capacità di espandersi.

Si cerca soprattutto nel turismo, hotel e ristoranti in queste settimane offrono il grosso dei posti vacanti. La locomotiva del turismo riesce però a trainare decine di settori collaterali, come i servizi alle imprese, l'autotrasporto, la logistica o la nautica. Senza dimenticare edilizia e manifattura. Tutti alla disperata ricerca di figure qualificate e non per affrontare la stagione calda.

(Unioneonline)

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