La prima Pasqua finalmente "libera" dopo due anni di zone rosse e circolazione ai minimi termini, ha fatto esplodere la voglia di muoversi.

La Sardegna ha ritrovato i vacanzieri e la stagione è stata inaugurata con tanti arrivi nelle città, lungo le coste, nei borghi e nelle campagne dell'Isola: si stima oltre 120mila in questo lungo weekend festivo.

Nonostante la metà delle strutture sia ancora chiusa, una crisi non certo accantonata, il costo elevato dei trasporti, gli echi pesanti della guerra, si registrano numeri importanti negli aeroporti e nei porti tra venerdì scorso e oggi – a Cagliari tra i 45mila e i 48mila passeggeri; ad Alghero 25mila; a Olbia 40mila, più i croceristi – il pienone negli agriturismo (pranzi in particolare, meno pernottamenti), centri storici e luoghi della tradizione presi d'assalto.

Non è il tutto esaurito, ma – sottolinea Coldiretti – nel complesso per gli operatori si è trattato di un banco di prova molto positivo, che induce all'ottimismo per il prossimo ponte del 25 aprile, per il primo maggio ma soprattutto per l'estate e, perché no, fino a ottobre.

I turisti previsti in questo 2022 sono circa 13 milioni (+25% rispetto allo scorso anno), 8 milioni italiani e 5 milioni stranieri. “Stiamo partendo col piede giusto – sottolinea l'assessore al Turismo Gianni Chessa -. In questi giorni gli alberghi aperti nel Nord dell'Isola sono pieni al 70%, anche di inglesi e tedeschi, grazie agli eventi sportivi internazionali in corso. Ci aspettiamo un'estate da record, compenseremo anche la mancanza dei russi”.

(Unioneonline)

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