Il 14 giugno la famiglia Puddu di Oliena ha festeggiato i suoi primi trent’anni in bottiglia con un’etichetta speciale dedicata al territorio: Oliena Nepente DOC 2022.

Era il 1975 quando Giovanni Puddu, là dove il padre possedeva un piccolissimo appezzamento di terrà, dava il via all’impianto di 30 ettari di Cannonau, accorpando ben 60 ettari di terra ai piedi del Corrasi. Alle vigne dopo pochi anni si aggiunsero i maiali prima e poi una importante produzione di salumi. Oggi l’azienda è guidata dai figli del fondatore: Nina, che guida anche l’Associazione delle Donne del Vino Sarde, insieme ai fratelli Francesco e Paolo.

Con l’avvinarsi della ricorrenza del primo vino imbottigliato dall’azienda, i fratelli Puddu hanno lavorato insieme all’enologo Piero Cella su un vino che sapesse rappresentare al meglio la freschezza di questa sottozona storica del Cannonau. Durante l’evento di presentazione lo chef olianese Salvatore Ticca, trapiantato da alcuni anni a Parigi con il suo ristorante Shardana, ha accompagnato i vini prodotti dall’azienda con un percorso che attraversa la cucina sarda con uno sguardo internazionale.

Francesco Puddu dice: «È un’occasione per festeggiare i trent’anni del nostro primo vino in bottiglia e lo facciamo con un vino nuovo che cerca di rappresentare al meglio il nostro territorio, di cui assume proprio il nome: Oliena, un vino fresco, frutto di un singolo vigneto che rappresenta al meglio l’identità del vitigno». Nina Puddu aggiunge: «In questa giornata presentiamo anche il nostro progetto di ospitalità in cantina, un’offerta enoturistica strutturata e aperta tutto l’anno per accogliere turisti e appassionati di Nepente».

Oggi l’azienda Puddu raggiunge una produzione complessiva di centomila bottiglie, ripartire in sette etichette differenti, dove oltre a una singola produzione di Vermentino, le restanti etichette sono tutte basate sul vitigno Cannonau, con un mercato ripartito con un 50% Sardegna, 35% Estero e il restante 15% l’Italia.

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