L’aumento delle tariffe dei trasporti marittimi provocato dal caro carburante non toccherà la Sardegna.

A Bruxelles è stato infatti raggiunto un accordo sulla proposta di regolamento europeo sull’uso di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio che prevede esenzioni temporanee per le rotte in continuità territoriale: Genova-Porto Torres, Civitavecchia-Arbatax-Cagliari, Napoli-Cagliari-Palermo e Civitavecchia-Olbia.

«Per la prima volta nella legislazione europea viene applicata una sorta di clausola di insularità in un settore di grande importanza per imprese e famiglie sarde. La Regione è intervenuta nei tavoli di lavoro di Bruxelles per portare la questione all’attenzione della Ue, del governo italiano e del ministro Pichetto Fratin, a cui avevo personalmente chiesto un sostegno incondizionato alla nostra proposta», commenta Christian Solinas.

L’intesa raggiunta ieri ora va sottoposta all’ok formale di Parlamento e Consiglio Ue.

Il regolamento Ue è finalizzato a ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, per arrivare nel 2050 alla neutralità climatica. Introduce limiti sempre più stringenti sull'intensità di carbonio dell’energia utilizzata dalle navi, che dovranno utilizzare combustibili alternativi per le tratte in partenza o in arrivo da qualunque porto dell’Ue.

«La Regione – conclude Solinas - condivide le finalità ambientali del dispositivo, ma la normativa rischia di impattare negativamente sui costi di trasporto e conseguentemente sulle tariffe, producendo sostanziali sovraccosti a carico dei cittadini e delle imprese di quei territori – in primis le isole – che hanno nel trasporto marittimo un’imprescindibile infrastruttura di collegamento con le regioni continentali».

(Unioneonline/L)

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