La Regione entro maggio dovrebbe dare il parere definitivo al progetto della Ivi petrolifera per la riqualificazione turistico-ambientale della vecchia raffineria Sipsa a Torregrande.

Entro il 23 marzo dovranno essere presentate le osservazioni da parte dei cittadini, poi la società presenterà le proprie repliche e quindi il Savi fisserà la conferenza dei servizi per il verdetto finale.

L'iniziativa da circa 30 milioni di euro prevede la realizzazione di un complesso turistico e un percorso golfistico. Complessivamente sono previsti 360 posti letto alberghieri, 200 posti letto delle residenze turistico-stagionali. La superficie coperta è di 12 mila metri quadrati mentre il volume è di 59mila metri cubi (dopo le prime osservazioni della Regione è stato ridotto di un terzo). È previsto inoltre un investimento di 2 milioni di euro per la sistemazione delle strade, per opere di urbanizzazione e per la messa a norma dell'impianto antincendio. La società ha già cofinanziato il progetto Litus per la sistemazione del piazzale del primo pontile e la gran parte dei lavori è già stata conclusa.

Uno degli aspetti più contestati dagli ambientalisti è il percorso golfistico che prevede un campo a 18 buche, la metà delle quali sarà compresa all'interno della pineta. Per consentire questo intervento dovranno essere tagliati alberi su una superficie di 18 ettari ma l'esbosco complessivo ammonta a 20 ettari. I relatori del progetto hanno assicurato che è previsto un rimboschimento compensativo in altre zone di Torregrande e a Massama.

Il Comitato e il Gruppo di intervento giuridico da sempre sostengono che l'iniziativa non sia conforme al Piano paesaggistico regionale che vieta l'edificazione nella fascia dei 300 metri dalla battigia. E poi puntano sulla pineta: "Un bene di tutti che è stata data soltanto in concessione e non può essere distrutta" ripetono.
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