Il governo ha deciso di esercitare il cosiddetto "golden power", cioè l'esercizio di poteri straordinari dell'esecutivo in una società privata, su Tim, nel tentativo di arginare una possibile scalata della francese Vivendi.

La decisione, spiega Palazzo Chigi, è stata presa dal Consiglio dei ministri nella seduta di oggi in seguito ai cambiamenti intervenuti nella governance della società, "valutando che la tutela degli interessi essenziali della difesa e della sicurezza nazionale non può essere esercitata nella forma di imposizione di specifiche prescrizioni o condizioni".

"All’esito dell’attività istruttoria - si legge nella nota di Palazzo Chigi diffusa dopo il Cdm -, si è ritenuto che i cambiamenti intervenuti nella governance di TIM s.p.a., che hanno determinato il controllo e la disponibilità in capo a Vivendi S.A., anche alla luce dell’entità della partecipazione detenuta, degli attivi strategici di TIM, potrebbero, in ragione della differente mission industriale di quest’ultima, determinare mutamenti nelle scelte organizzative e strategiche di TIM, rilevanti per il funzionamento, la sicurezza e l’integrità delle reti, con conseguente minaccia di grave pregiudizio degli interessi pubblici".

Il governo considera dunque "strategica" e legata all’interesse nazionale la gestione della rete telefonica nazionale e il controllo dei dati che lungo di essa viaggiano.

Mediante il "golden power" lo Stato manterrà il controllo della società nonostante l'ingresso del socio francese.

(Redazione Online/F)
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