Eni "cancella" Matrìca: arriva la fusione con Novamont
Niente più sede legale nel territorio di Porto Torres, si sposta a NovaraPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il colosso dell’energia italiano, Eni Spa, ha avviato la fusione tra Novamont, società leader nel campo delle bioplastiche e Matrìca, la società che ha realizzato la piattaforma integrata di chimica da fonti rinnovabili nata dalla riconversione di una parte del sito industriale di Porto Torres. Un’operazione che di fatto “cancella” Matrìca e la sua sede legale nel territorio, che sarà trasferita a Novara, sede di Novamont. La fusione conferma la strategia di Eni, quella di concentrare tutte le attività degli stabilimenti di chimica rinnovabile su Novamont che, d’ora in poi, sarà interlocutore privilegiato per la realizzazione del programma di Chimica Verde.
Quest’oggi l’incontro congiunto via web con le organizzazioni sindacali territoriali e nazionali, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec, oltre ai lavoratori delle società Matrìca e Novamont, di Santo Donato Milanese, Novara e Porto Torres, le tre sedi della società, che ha convocato l’incontro, come previsto secondo normativa, per annunciare il trasferimento d’impresa e spiegare il programma di fusione, con l’obiettivo per i sindacati di arrivare ad un accordo per garantire le posizioni dei lavoratori che, d’ora in poi vedranno trasferire il oro rapporto di lavoro direttamente con Novamont. La fusione avrà effetto a partire dal 1° novembre prossimo.
«La nostra preoccupazione è conoscere i programmi futuri di Eni, su che cosa intende fare di Novamont, nel breve e medio periodo, da qui a tre anni», spiega Gianfranco Murtinu, segretario territoriale Filctem- Cgil. «Concentrare tutto su Novamont potrebbe significare avere intenzione di vendere la società a terzi e liberarsi sia della chimica da fossile con Versalis sia della chimica rinnovabile con Novamont», aggiunge Murtinu. Per il territorio la principale preoccupazione sarà conoscere le intenzioni future sullo sviluppo dei progetti della Chimica Verde. «Quindi se Eni intende promuovere lo sviluppo promesso, puntando sul passaggio delle produzioni su scala industriale, - osserva il segretario Filctem Cgil - oppure se ha deciso di tenere in piedi i due piccoli impianti che detiene». Gli interrogativi sono tanti, specie a seguito delle lotte portate avanti dai sindacati Cgil, Cisl e Uil in sinergia con altri attori del territorio, dalla Provincia ai comuni dell’area vasta, una battaglia partita con il patto di Nule che, negli ultimi anni, aveva trovato sostegno nella Regione. Matrìca era stata istituita nel 2011, con il sogno di creare un nuovo modello di sviluppo attraverso la riconversione dell’area industriale di Porto Torres, nata dalla partnership strategica tra Versalis (Eni), azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti chimici, e Novamont.