«L’Italia deve recuperare gli aiuti concessi in esenzione fiscale sull'Ici tra il 2006 e il 2011, qualora riguardino attività che hanno natura economica, anche quando svolte da enti non commerciali come la Chiesa».

È quanto è pronta a ingiungere l’Unione Europea al governo di Roma, spiegando, attraverso un portavoce: «Gli enti che svolgono attività non economiche come quelle strettamente religiose, non saranno interessati dall'ordine di recupero degli aiuti di Stato. Tuttavia quando tali attività hanno natura economica il fatto che siano svolte da enti non commerciali non preclude la disciplina Ue degli aiuti di Stato».

Le esenzioni riguardanti la tassa sulla casa per la Chiesa sono una “vexata quaestio” nella politica italiana. Per molti, infatti, non dovrebbero sussistere – proprio come ritiene Bruxelles –quando riguardano immobili di proprietà ecclesiastica che però svolgono attività a pagamento, come, ad esempio, quelli che svolgono ricettiva per pellegrini e turisti.

(Unioneonline/l.f.)

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