Tassa di soggiorno, gli albergatori: "Sì, ma se i fondi restano al turismo"
La proposta del sindaco Truzzu apre il dibattito anche tra gli addetti del settore turisticoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L'annuncio del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha riaperto il dibattito sulla tassa di soggiorno.
Dalle strutture ricettive, hotel ed extra-alberghiero, non arriva il no che un tempo sarebbe stato scontato.
A una condizione però: che i soldi ricavati dalla riscossione del balzello vengano destinati esclusivamente al settore turistico, per migliorare l'offerta e arricchire il pacchetto-vacanze di chi arriva nel capoluogo. Che la tariffa sia di 1 euro o poco più, non cambia: ciò che importa è definire le modalità della tassa assieme alle associazioni di categoria.
Sul tavolo del Comune si dovrà definire il periodo in cui applicarla, quanto sarà l'importo e se il costo sarà proporzionato alla durata della villeggiatura. Federalberghi, associazioni di B&B e Confcommercio dicono la loro: i titolari delle strutture ricettive sono i primi a essere chiamati in causa, conoscendo la realtà in cui il balzello sarà applicato e in conseguenza del quale avranno un ulteriore carico di lavoro, gravando su di loro tutte le incombenze della riscossione.