La Banca centrale europea interromperà dal primo luglio l'acquisto di titoli di Stato con il programma Pepp, ovvero il programma ideato per aiutare le nazioni Ue a far fronte alla crisi generata dall’emergenza Covid-19 (Pepp è l’acronimo di Pandemic Emergency Purchase Programme).

Sempre a luglio la stessa Bce alzerà i tassi dello 0,25% e per settembre la presidente Christine Lagarde ha già annunciato che un incremento fino a 0,50% "sarà appropriato" se "le prospettive di inflazione nel medio periodo permarranno tali o si deterioreranno".

La stessa Lagarde, nel corso di una conferenza stampa da Amsterdam, ha ipotizzato possibili reinvestimenti del programma Pepp in funzione anti-spread e – ha aggiunto – "se necessario siamo pronti a dispiegare un aggiustamento degli strumenti esistenti, o nuovi strumenti".

La svolta della Bce, più “dura” del previsto, ha naturalmente innescato reazioni sui mercati finanziari.

Forte tensione soprattutto sui titoli di Stato: il rendimento del Btp decennale sale sopra il 3,5%, con lo spread a 214 punti, ai massimi da oltre un anno.

Giù le Borse, con Piazza Affari a -1,6%, peggiore d'Europa.

(Unioneonline/l.f.)

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