La Regione Sardegna, con l'approvazione di due schemi di decreto legislativo, amplia la propria competenza legislativa in materia di lavori pubblici e con riferimento a strade, porti, aeroporti e opere idrauliche e di edilizia pubblica.

"L'adeguamento delle attribuzioni statutarie in questo settore strategico consente l'individuazione e l'ampliamento delle competenze sui lavori pubblici in capo alla Regione", spiega il Presidente Christian Solinas. "Mettiamo in atto una forte affermazione della nostra Autonomia regionale", ha poi precisato, che "ci consentirà, nei fatti, di sostenere concretamente importanti segmenti dell'economia sarda".

Con le norme di attuazione dello Statuto vengono individuati come "lavori di esclusivo interesse della Regione" quelli relativi a strade, porti, aeroporti, opere idrauliche e di edilizia pubblica e in generale gli interventi di infrastrutturazione del territorio regionale. Grazie a queste modifiche viene anche attribuita alla Regione la competenza a disciplinare le procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici, compresa la fase della loro esecuzione, relative a lavori, servizi, forniture.

La Regione potrà anche prevedere misure per ampliare la partecipazione agli appalti pubblici delle Piccole e Medie Imprese (PMI) in quanto importanti fonti di competenze imprenditoriali nell'innovazione, efficientamento e risparmio energetico, nella bioedilizia e nell'occupazione.

"Oggi le procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici - spiega l'assessore ai Lavori pubblici Roberto Frongia, che ha proposto alla Giunta i due schemi di decreto legislativo compresa la fase della loro esecuzione - restano incagliate nelle maglie della burocrazia procurando ritardi non più tollerabili. Quelle procedure devono essere ricondotte alla competenza legislativa esclusiva della Regione così come previsto dall'Articolo 3 dello Statuto, che attribuisce alla Sardegna la competenza esclusiva in materia".

"Si tratta di un risultato straordinario - continua l'esponente della Giunta Solinas - che consentirà alla Sardegna di superare quegli ostacoli, primi fra tutti quelli burocratici, che fino a oggi hanno bloccato le opere pubbliche. Le necessità di un'Isola che sconta un gap enorme in termini infrastrutturali sono evidenti a tutti, riprenderci ciò che ci spetta per legge è il primo passo che ci porterà a compiere una vera rivoluzione".

In seguito all'approvazione degli schemi di decreto legislativo da parte della Giunta regionale la delibera verrà ora trasmessa alla Commissione paritetica Stato-Regione per le procedure di legge.

(Unioneonline/v.l.)
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