Ammonta a 12 milioni di euro il finanziamento dell’Agenzia per la coesione territoriale al fine di recuperare i locali dell’ex ufficio tecnico della Grande miniera di Serbariu a Carbonia. Il progetto è diretto a realizzare, al Centro ricerche Sotacarbo, un laboratorio avanzato di valenza internazionale per la produzione di idrogeno e altri combustibili da energia rinnovabile. Piano presentato da Sotacarbo, capofila di una partnership che comprende il Comune di Carbonia, Crs4, Imi Remosa, le Università di Cagliari, di Sassari e della Campania "Luigi Vanvitelli", e che è risultato terzo fra i 27 progetti finanziati dall'Agenzia, sui 146 ammessi alla valutazione finale del bando per la creazione di ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno. L’unico per la Sardegna.

L’Isola quindi “diventa un punto di riferimento per l'intero bacino del Mediterraneo occidentale, area col maggior potenziale di crescita della domanda di idrogeno, grazie anche ai notevoli margini di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili”, sottolinea il presidente della Regione Christian Solinas. "Contribuiremo alla progettazione della micro-rete per la gestione dell'accumulo dell'idrogeno finalizzato all'autosostentamento energetico dell'edificio interessato al progetto", aggiunge l'amministratore unico di Crs4 Giacomo Cao. Per il presidente di Sotacarbo, Mario Porcu, "il progetto è il primo contributo per far diventare la Sardegna una regione caratterizzata da sistemi energetici a emissioni zero, fondamentali per la transizione energetica dell'Isola". Soddisfazione l’esito del finanziamento è stata espressa anche dal sindaco di Carbonia, Pietro Morittu.

(Unioneonline/s.s.)

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