La Commissione Europea ha approvato le modifiche al regime italiano esistente a sostegno delle imprese attive in Sardegna e nelle altre regioni del Mezzogiorno.

L'aiuto consiste in una riduzione del 30% degli oneri sociali dovuti dai datori di lavoro privati attivi nell’Isola e in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia, colpite dalle conseguenze socioeconomiche derivanti dalla guerra della Russia contro l'Ucraina.

L'Italia ha notificato diverse modifiche al regime esistente: un aumento di bilancio di 2,9 miliardi di euro, portando il bilancio complessivo da 11,4 miliardi di euro a 14,3 miliardi di euro.

Con questo via libera la riduzione del contributo previdenziale è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024.

Soddisfatta la ministra del Lavoro Marina Calderone: «La proroga della Decontribuzione Sud è un risultato del governo per il quale ringrazio il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, e in modo particolare la vice presidente esecutiva della Commissione Ue Margrethe Vestager. Questa decisione – aggiunge Calderone – è il riconoscimento del fatto che la decontribuzione è oggi necessaria per continuare nel percorso intrapreso di riduzione dei divari territoriali. Questi ulteriori sei mesi sono fondamentali per consentirci di mettere a punto una revisione organica della Decontribuzione Sud, più orientata agli investimenti».

(Unioneonline)

 

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