Si è ufficialmente aperta la sfida tra Ita Airways e Volotea sui cieli della Sardegna. Prima la low cost spagnola ha confermato di voler operare per i mesi estivi il solo collegamento tra Cagliari e Roma Fiumicino attraverso il bando "ponte" in scadenza il 14 maggio prossimo, poi la nuova compagnia aerea nata dalla ceneri di Alitalia ha rilanciato manifestando l'interesse ad assumere gli oneri di servizio pubblico, per almeno 12 mesi, senza diritti esclusivi e senza compensazione finanziaria dalla Regione.

Oggi nuovo rilancio di Volotea, che si è impegnata ad operare per 12 mesi sulle rotte tra Cagliari e Olbia e Fiumicino e Linate. Se non ci saranno altri concorrenti e le offerte verranno dichiarate adeguate ai criteri fissati dal decreto, i due vettori si potrebbero così dividere i collegamenti tra i tre scali sardi e i due hub della Penisola: Ita volerebbe su Alghero, Cagliari e Olbia, mentre Volotea solo su Cagliari e Olbia, sino al 14 maggio 2023. 

Il tutto con un bel risparmio per le casse regionali nonostante la conferma delle tariffe agevolate per i sardi.

C’è un ma. Le compagnie dovranno mettersi d’accordo sugli slot, sulle frequenze e sugli orari: cosa tutt’altro che scontata. 

I DUBBI DEI SINDACATI – “Potrebbero sembrare delle buone notizie, ma alcuni aspetti dovrebbero far riflettere”, osserva il segretario generale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu.

“Malgrado le offerte, le manifestazioni di interesse di questo o quel vettore, ad oggi nessuno può prenotare un volo da e per Roma e Milano dopo il 14maggio”, sottolinea. Inoltre, “considerato che vi è più di una offerta che supererebbe il bando che la Regione avrebbe dovuto assegnare ad ottobre 2022, i sardi potrebbero perdere il diritto ad avere una continuità territoriale aerea conquistata con grande fatica poiché, giorno dopo giorno si sta prefigurando una totale liberalizzazione”. Ancora, “nessuno con questo sistema di vero e proprio libero mercato è in grado di sapere quali tariffe verranno applicate a chi non rientra nell'alveo delle agevolazioni da residente in Sardegna” E infine, conclude, “sarà possibile che le compagnie possano sopportare gli oneri di servizio pubblico rinunciando ai contributi anche nei mesi in cui il coefficiente di carico degli aeromobili è bassissimo?”.

(Unioneonline/L)

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