Il diritto dei sardi alla mobilità non vale nulla, quello dei siciliani si paga a peso d’oro. Nella legge di bilancio 2024 i “cugini” siciliani si ritroveranno un “regalino” da 14,6 miliardi, destinati alla costruzione del Ponte sullo Stretto; per la Continuità territoriale della nostra Isola, invece, sono stanziati appena 4,965 milioni. 

Michele Cossa, Riformatori, non ci sta. «L’insularità ci costa ogni anno un quarto del Pil. È inaccettabile che a livello nazionale continuino a ignorare questo dato di fatto».

Il deputato dem Silvio Lai: «Se i 14 miliardi venissero destinati alla rete ferroviaria di Sardegna e Sicilia si potrebbero realizzare 700 chilometri di binari per treni capaci di percorrerne 200 all’ora».

Alessandra Zedda, l’azzurra del Consiglio regionale: «Non è pensabile concentrare tutte le risorse sul riconoscimento dell’insularità siciliana mettendo fuori gioco la Sardegna». 

Tutti i dettagli nell’articolo di Alessandra Carta su L’Unione Sarda in edicola e sull’edizione digitale

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