Le zone F in qualsiasi piano urbanistico sono tra le più appetibili per gli investimenti, soprattutto privati, ma anche quelle più delicate da gestire, sia sul piano normativo che politico. Sono le cosiddette zone di espansione a vocazione turistica.

Il Comune di Sassari ha approvato nel 2014 il PUC (Piano Urbanistico Comunale). Sulle zone F sono state individuate normativamente 5 macro aree: Costa settentrionale (Platamona - Ottava), Biancareddu, Argentiera - Porto Palmas, Baratz e Sassari periurbano. Diverse aree sarebbero quindi edificabili: in tutto, in base alle schede, ben 259mila metri cubi. Per ogni intervento si dovrà adottare una variante al PUC, che sia chiaramente al di fuori delle aree Sic o zone vincolate e protette, in cui questo tipo di interventi sono vietati e fuori legge. 
Quindi dopo l'approvazione definitiva del PUC, alla fine del 2014 (Amministrazione di Gianfranco Ganau), la successiva Amministrazione comunale di Sassari (guidata da Nicola Sanna) nel 2017 ha predisposto, in base alle linee guida dello strumento urbanistico, un bando pubblico nel quale gli investitori privati avrebbero potuto presentare i loro progetti e le manifestazioni di interesse per nuovi insediamenti turistico-alberghieri nelle zone F in oggetto.

E qui parrebbe che le cose si siano fermate. È quanto sostiene, in un'interpellanza al sindaco Nanni Campus, il Consigliere comunale del Psd'az Mariolino Andria.

"Tale bando è stato pubblicato il 14 dicembre 2017 - scrive il Consigliere sardista - e non ha avuto sinora esiti concreti, nonostante la modestissima e insufficiente ricezione turistica di Sassari. Inoltre la nuova Città metropolitana di Sassari non ha una definitiva pianificazione turistica. Per alcune manifestazioni di livello internazionale e culturali della città - continua Andria -  spesso si è dovuto ricorrere a strutture alberghiere a 5 stelle di Alghero e Stintino. Chiedo perciò al Sindaco e alla Giunta di informare il Consiglio sui tempi di risoluzione del bando in questione, visto che allo stato attuale - conclude - sta incidendo negativamente sull'occupazione e sull'attrattiva ricettiva e turistica del territorio".

A quanto pare al bando avrebbero partecipato diversi investitori privati, con progetti e proposte di insediamenti turistico-ricettivi. A questi soggetti, almeno secondo il consigliere Mariolino Andria, l’amministrazione attuale non ha dato riscontri concreti e nessuna risposta. Alcuni investimenti riguarderebbero le zone di Argentiera e Porto Ferro.

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