L’aumento degli incidenti mortali sul lavoro (in Sardegna +7 da gennaio a luglio 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, in controtendenza con il dato nazionale che segna un decremento) fa rabbia ai sindacati Cgil, Cisl e Uil.

"I dati sono impressionanti, impongono un’attenzione particolare e l'avvio immediato di una nuova fase", sottolineano i segretari regionali Samuele Piddiu, Gavino Carta e Francesca Ticca, ricordando quanto siano urgenti investimenti e politiche strutturali, insieme a una serie di azioni indispensabili a diffondere la cultura della sicurezza, maggiori risorse e un significativo incremento degli organici degli enti pubblici titolari della prevenzione e dei controlli.

Gli ultimi dati diffusi dall'Inail relativi al periodo gennaio-luglio 2022 dicono che la Sardegna, insieme a Toscana e Veneto, è la regione che ha registrato i maggiori incrementi di incidenti mortali. Ad agosto l'ultima morte bianca nell'Isola, un operaio di una ditta esterna della raffineria Saras di Sarroch. Salgono così a 15 le vittime dall'inizio dell'anno.

Per quanto riguarda gli infortuni invece, a livello nazionale si registra un +41,1% con 441 mila 451 casi denunciati al 31 luglio, percentuale che sale a +54,3 nelle Isole. In crescita ovunque anche le malattie professionali: 36 mila con 163 denunce (+6,8%). Per tutte queste ragioni le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil rivendicano con forza l'impegno e la fattiva collaborazione di tutte le rappresentanze sociali, imprenditoriali, istituzionali e politiche, per arrivare a definire tutte le azioni necessarie e le buone prassi, a partire dagli interventi di prevenzione e formazione fino alle necessarie azioni di vigilanza, monitoraggio e sanzionatorie.

I sindacati richiamano i contenuti della piattaforma unitaria nazionale, nella quale chiedono che venga introdotto il divieto di assegnare appalti alle aziende che non sono in regola con le disposizioni normative sulla salute e sicurezza nel lavoro, che venga disposto l'obbligo di redigere in tutti i contratti d'appalto il Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza (Duvri), e che venga previsto, come condizione sine qua non all'erogazione di finanziamenti pubblici, il rispetto dei requisiti di legalità, applicazione dei contratti collettivi e piena garanzia delle tutele su salute e sicurezza.

L'obiettivo è la firma di uno specifico protocollo regionale d'intesa fra tutti i soggetti che a vario titolo sono coinvolti nel tema salute e sicurezza. In questa direzione, nei prossimi giorni Cgil, Cisl e Uil si attiveranno per coinvolgere le rappresentanze associative e istituzionali nella costruzione, in tempi stretti, di un tavolo in Prefettura a Cagliari.

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata