La Sardegna tra le Regioni che registrano il maggiore incremento di vittime sul lavoro. Lo segnala l’Inail.

Nei primi sette mesi del 2022 sono +7 i casi mortali nell’Isola rispetto al 2021, così come in Toscana e Veneto. La Calabria registra un +6, la Sicilia +5. I maggiori decrementi, invece, sono in Campania (-30), Puglia (-24) e Abruzzo (-18).

In totale in Italia le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all'Istituto entro lo scorso mese di luglio sono state 569, 108 in meno rispetto alle 677 registrate nei primi sette mesi del 2021 (-16,0%): c’è stato un decremento delle denunce nel quadrimestre gennaio-aprile (-28,7%) e un incremento nel trimestre maggio-luglio (+9,8%), nel confronto tra i due anni.

Rispetto al periodo gennaio-luglio 2020 (716 decessi) si registrano 147 casi in meno, mentre nel confronto con il periodo gennaio-luglio 2019 (599 decessi) i morti sono stati -30.

GLI INFORTUNI – In totale le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Inail entro lo scorso mese di luglio sono state 441.451, in aumento del 41,1% rispetto alle 312.762 dei primi sette mesi del 2021 (+52,8% rispetto alle 288.873 del periodo gennaio-luglio 2020 e +16,6% rispetto alle 378.671 del periodo gennaio-luglio 2019).

I dati rilevati al 31 luglio di ciascun anno evidenziano a livello nazionale per i primi sette mesi del 2022 un incremento rispetto al pari periodo del 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 273.282 del 2021 ai 392.516 del 2022 (+43,6%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l'abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 23,9%, da 39.480 a 48.935.

I NUMERI – Nello scorso mese di luglio il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +38,8% nella gestione Industria e servizi (dai 265.499 casi del 2021 ai 368.545 del 2022), un -4,2% in Agricoltura (da 15.450 a 14.798) e un +82,7% nel Conto Stato (da 31.813 a 58.108). Si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, in particolare nella Sanità e assistenza sociale (+143,4%), nel Trasporto e magazzinaggio (+137,1%) e nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+85,2%).
(Unioneonline/D)

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