L'anno caldo del lavoro inizia con una doccia gelata: torna a crescere la disoccupazione, ancora di più quella giovanile che sale ai livelli della metà del 2015.

E se il risultato dipende in buona parte dall'aumento del numero degli "inattivi", cioè chi non ha perso la fiducia e va alla caccia di un posto, è anche vero che ci sono altri segnali non troppo confortanti.

Come quello sugli occupati che, timidamente, fa registrare il segno positivo, ma grazie soprattutto agli ultracinquantenni.

Ecco perché gli ultimi dati diffusi dall'Istat non sono proprio da sottovalutare. In particolare in Sardegna, piazzata all'ottavo posto della classifica Ue delle regioni (in Italia fa peggio solo la Calabria) con un altissimo tasso di senza lavoro degli under 24, il 56,4 per cento.

Un peso e una minaccia sul futuro dell'economia dell'Isola che spinge i sindacati a sollecitare risorse e interventi alla Regione.

Anche nel resto d'Italia in aumento la disoccupazione giovanile.

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