La famiglia Moratti rinnova il suo impegno in Saras, della quale resterà azionista di riferimento con l'attuale quota di poco superiore al 40%, data dal 20,011% detenuto da Mobro - società che fa capo ad Angelo e Gabriele - e dal 20,011% di proprietà di Massimo, al quale si deve l'annuncio arrivato nel corso dell'assemblea dei soci.

"Ritengo sia questa la sede più opportuna per affermare che la famiglia Moratti, dopo il riassetto azionario del settembre scorso, non intende vendere ulteriori quote in suo possesso sul mercato", ha affermato l'imprenditore, che in Saras riveste il ruolo di presidente, in riferimento alla cessione del 10% avvenuta dopo l'estate. Già allora, a escludere che si trattasse di un disimpegno era stato l'amministratore delegato Dario Scaffardi, che ai cronisti aveva parlato di una "razionalizzazione" delle partecipazioni.

A mettere l'ultima parola a riguardo è comunque ora uno dei diretti interessati.

"Crediamo fermamente in questa attività, nella quale tre generazioni hanno operato per oltre 70 anni, e confermiamo l'orgoglio di rimanere azionisti di riferimento", ha spiegato infatti Moratti. Per poi concludere con una promessa: "Il massimo impegno sarà volto a creare le condizioni per mantenere l'eccellenza operativa e tecnologica degli impianti e rendere la nostra attività sempre più moderna, sostenibile e proiettata alla crescita".

L'assemblea di Saras, riunitasi a Milano, ha visto gli azionisti approvare il bilancio di esercizio 2018, chiuso con ricavi in crescita del 35% a 10,39 miliardi di euro, oltre allo stacco di una cedola da 0,08 centesimi per azione, alla relazione sulla remunerazione e al piano di stock grant 2019-2021.

Rinnovata, infine, l'autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie.

"Siamo molto soddisfatti di aver presentato ancora una volta agli azionisti un bilancio solido, un dividendo adeguato e prospettive di sviluppo nel segno della leadership di settore", ha riassunto ancora Moratti, facendo il punto sul rafforzamento della società commerciale, che entrerà nella vendita di combustibili marini nell'area di Cagliari e aprirà un nuovo ufficio a Roma, ma anche sull'ampliamento in corso del parco eolico di Ulassai, nella provincia di Nuoro.

A Piazza Affari, intanto, il titolo della società ha vissuto una giornata positiva, terminando gli scambi in progresso dello 0,97% a 1,66 euro.

(Unioneonline/v.l.)
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