Una sorta di "paradura", come si fa tra allevatori quando qualcuno viene colpito da un evento che decima il gregge e i colleghi donano alcuni capi per ripartire, per rimediare ai danni degli incendi.

È l'idea lanciata da Giancarlo Capraro, presidente di Coldiretti Arborea.

Nei giorni scorsi i fienili di tre aziende zootecniche della cittadina sono stati distrutti dagli incendi causati da autocombustione e da un fulmine, provocando ingenti danni.

Strutture inutilizzabili e rotoballe di fieno e paglia incenerite, quasi tutta la scorta accumulata.

La situazione, spiega Coldiretti, rischia di mettere in ginocchio gli allevamenti. E per questo la macchina della solidarietà si è messa in moto con l'invito alla "paradura" al quale hanno aderito subito molti allevatori.

"È arrivata la disponibilità - spiega l'associazione - a fornire rotoballe e altre scorte, alcune consegnate e il resto ripartito probabilmente già nel fine settimana, tra le tre aziende colpite da calamità".

"L'ausilio del mondo delle campagne, tra aziende, è indispensabile - dice Capraro - per limitare i danni di quanti hanno subìto un evento eccezionale. Si tratta di un esempio virtuoso che nel territorio rappresenta ormai una prassi consolidata legata alla cultura contadina, attenta alle vicende economiche e produttive, ma anche a quelle umane".

(Unioneonline/s.s.)
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