"Pronti a ritirare le deleghe se dovesse perdurare la latitanza rispetto ad un punto fondamentale dello statuto sindacale che prevede pace e solidarietà tra i popoli e i lavoratori di tutti i Paesi".

Sono parole di pietra quelle indirizzate dal Comitato Riconversione Rwm ai segretari generali Cgil e Cisl Susanna Camusso ed Annamaria Furlan, dopo il recente comunicato congiunto con cui le segreterie sulcitane di Filctem Cgil e Femca Cisl hanno fatto fronte comune con Confindustria Sardegna Meridionale nella difesa dell'operato della Rwm Italia.

Da tanti anni tesserati con le stesse sigle il portavoce del Comitato Arnaldo Scarpa e Antonio Guaita (medico in pensione) chiedono il supporto dei rispettivi massimi rappresentanti sindacali alla loro azione di sprone verso le Istituzioni per arrivare alla riconversione ad usi civili di uno stabilimento "la cui produzione ed esportazione di ordigni viola la Costituzione italiana e la normativa internazionale".

Non risparmiano critiche ai sindacati chiedendo a Camusso e Furlan coerenza e recupero della credibilità e della sostanza sindacale arrivando a domandarsi "cosa ci stia a fare il sindacato se anzichè tutelare pace e dignità dell'uomo si allea a chi per profitto passa sopra ai più elementari principi etici".

"Per cosa si distinguerebbe da ogni altra organizzazione lobbistica?" è la provocazione finale degli aderenti al Comitato Riconversione Rwm.
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