Tariffa puntuale sulla raccolta differenziata dei rifiuti in tutti i Comuni sardi già dal 2023. È l’obiettivo della Regione, per consentire una drastica riduzione del residuo secco non riciclabile. L’idea, in sostanza, è far pagare la Tari ai cittadini in base (almeno in parte) alle quantità di scarto “secco” realmente prodotte. A trarne beneficio non sarà solo l'ambiente, ma anche le casse dei Comuni che, con un minore conferimento in discarica o nel termovalorizzatore (cioè le destinazioni dei rifiuti indifferenziati), avranno delle premialità.

Il vantaggio ci sarà anche per famiglie e imprese che, differenziando in modo scrupoloso, potranno avere una riduzione fino al 20% della Tari. Secondo una stima fornita ieri a Cagliari dall’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, in Sardegna il costo medio della tassa sui rifiuti è di circa 193 euro all’anno per residente.

Quanto si risparmia

Per ora, l’unico comune sardo che ha attivato il metodo della tariffazione puntuale è Cagliari. Altri due centri - Quartu (terza città della Sardegna per numero di residenti) e Nuoro - si stanno organizzando e il sistema dovrebbe partire presto. Secondo le linee guida presentate ieri in assessorato, i Comuni con almeno il 70% di raccolta differenziata che dal primo luglio prossimo adotteranno la tariffazione puntuale, nel 2023 beneficeranno di una premialità del 50% sul prezzo del conferimento in discarica del secco residuo, a fronte del 25% di sconto per chi non l’applicherà. I Comuni che avranno raggiunto l’80% di raccolta differenziata, con la tariffa puntuale beneficeranno di una riduzione del 75% sul prezzo di conferimento del secco in discarica, rispetto al 50% di chi non l’adotterà.

Le cifre future

Le premialità per il 2024, invece, non prevedono alcuno sconto per i centri che nel 2023 avranno solo il 70% di differenziata e non la tariffazione puntuale, mentre ci sarà uno sconto del 25% per chi l’avrà. Con l’80% di raccolta differenziata e la tariffazione puntuale i Comuni avranno il 50% di premialità (contro il 25% di chi non si adeguerà). Infine, per le amministrazioni più virtuose, con il 90% di raccolta differenziata e la tariffazione puntuale si arriverà a uno sconto del 75%, a fronte del 50% di chi non avrà la tariffazione puntuale.

L’assessore

«Riteniamo che questo sistema possa entrare a regime dal 2023. I maggiori costi che i Comuni potranno sostenere per attivarlo», ha evidenziato Lampis, «saranno compensati dai risparmi dovuti ai minori conferimenti in discarica del secco non riciclabile. Con una delibera della Giunta regionale, approvata lo scorso marzo, la Giunta regionale ha dato indirizzi ai Municipi dell’Isola. Gli sconti applicati ai Comuni si rifletteranno anche sui cittadini e sulle imprese. Ricordo, tra l’altro, che con una media del 74%, la Sardegna è al secondo posto nazionale per la raccolta differenziata ed è la prima nel centro-sud d’Italia».

Obiettivi da raggiungere

L’assessore all'Ambiente reputa che il raggiungimento dell’obiettivo dell’80% per la raccolta differenziata in Sardegna entro quest’anno passi «anche attraverso l’adozione del metodo della tariffazione puntuale. Lo scopo è far produrre e far conferire in discarica il minor quantitativo di secco residuo possibile».

Eleonora Bullegas

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