Alla fine, ma proprio alla fine, riecco la Fiera: spostata da maggio a ottobre, poi rinviata a novembre e accorciata, oltre che fusa con altre due rassegne che avranno comunque spazi autonomi, l'ex Fiera campionaria ribattezzata Sardegna Expo domani apre i cancelli, fino a domenica.

Una fiera di transizione - anche se, a quanto pare, la pioggia all'inaugurazione sarà una vecchia tradizione mantenuta malgrado il cambio di calendario -, in attesa di ripensare anche gli spazi del recinto fieristico di viale Diaz.

Stamattina nemmeno uno stand era allestito, ma poi nel pomeriggio è scattata la corsa contro il tempo per la vecchia-nuova Sardegna Expo.

Biglietto a sei euro, la rassegna gloriosa (un tempo, la inauguravano personaggi come Andreotti o Craxi) ingloba "Fiori e spose" (da venerdì a domenica nel padiglione E) ed "Extra", che sta per extra alberghiero, un salone internazionale del turismo.

Entrambe le rassegne hanno spazi propri all'interno di Sardegna Expo.

Un'unione di sforzi e di offerta per garantire una buona capacità di attrazione a una Fiera che ormai era in caduta libera, e che il presidente del Centro servizi per le imprese della Camera di commercio Gian Luigi Molinari - cui fa capo la Fiera - e il direttore Cristiano Erriu stanno riprogettando per un rilancio definitivo.

Per ora, si parte con Sardegna Expo arricchita dalle due iniziative collaterali. Sarà una Fiera nuovo stile, ma soprattutto un sondaggio sul campo per decidere il futuro.
© Riproduzione riservata