Su richiesta del Centro Studi Agricoli, che sperava di ottenere una proroga della caccia al cinghiale con il sistema della braccata nei giorni dal 6 al 10 febbraio e il 13 dello stesso mese, l'Ispra ha espresso parere negativo sulla proposta, indicando sei punti di contrarietà, facendo riferimento alle leggi nazionali che normano questa attività.

“La richiesta”, ha spiegato il presidente Tore Piana, “è scaturita dall'alto numero dei danni provocati alle colture agricole dai numerosi cinghiali presenti e anche dall'alto numero di incidenti stradali a cui quotidianamente sono soggetti gli automobilisti sardi”.

Il parere dell'Ispra non risulta vincolante, ma molti Tar spesso si conformano a esso.

“Il problema”, ha continuato Piana, “esiste e va risolto, non si può far finta di nulla. La Regione e le province ora devono impegnarsi a indennizzare gli agricoltori che subiscono ingenti danni, visto che la caccia di selezione non sta dando i risultati sperati”.

Il Centro Studi Agricoli chiede infine alla Regione di approvare le linee di attuazione per l'istituzione di un ente regionale sull'ambiente e sulla caccia, che sostituisca in Sardegna i compiti dell'Ispra nazionale. 

(Unioneonline/F)

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