Portovesme, scontro tra Regione e Governo sugli ammortizzatori sociali
Il ministro Urso: «La giunta Todde deve metterli a disposizione». La replica: «Attivi da gennaio, è da Roma che servono risposte»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Scontro tra Regione e Governo sugli ammortizzatori per i lavoratori della Portovesme srl.
Nelle scorse ore, dopo una telefonata con la governatrice Alessandra Todde, il ministro del Made in Italy Adolfo Urso ha sollecitato la giunta regionale sarda «a mettere a disposizione gli strumenti di sostegno ai lavoratori, attivabili, nel caso specifico, solo dalla Regione».
A seguire, è arrivata la presa di posizione di Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia, secondo cui: «Non è accettabile fare propaganda sulla pelle dei lavoratori e, come spesso è accaduto finora, scaricare la responsabilità sul Governo nazionale, perciò la presidente Todde si attivi immediatamente per gli ammortizzatori sociali di competenza regionale a favore dell'indotto della Portovesme srl».
Ma, dal canto loro, gli assessori regionali al Lavoro e all’Industria, Desirè Manca ed Emanuele Cani, replicano: «Gli ammortizzatori sociali sono attivi da gennaio, mancano invece risposte da parte del Governo».
«Per quanto di competenza della Regione Sardegna – si legge in una nota diffusa da Manca e Cani – tutti gli strumenti di sostegno al reddito in favore dei lavoratori dell’indotto di Portovesme sono stati attivati. Gli uffici dell’Assessorato del Lavoro – sottolinea l’assessora Desirè Manca – a partire dal 10 gennaio 2025, data di sottoscrizione del primo preaccordo che ha riguardato i 496 lavoratori della Portovesme Srl, hanno provveduto a sottoscrivere tutti i preaccordi necessari per la concessione del trattamento di integrazione salariale straordinaria in favore dei lavoratori dell’indotto di Portovesme, ai sensi della normativa vigente, con l’impegno di attuare nei confronti degli stessi interventi di politiche attive del lavoro».
«Nello specifico – prosegue la nota diffusa dalla Regione – il 21 gennaio 2025 sono stati sottoscritti altri sei preaccordi per i lavoratori di Eurallumina Spa, SE.GE.SA. Srl, I.S.C. Srl, Mens@na Catering Srl, Reno Srl, CQ-NOL Srl. A seguito della sottoscrizione dei preaccordi, tra il 10 e il 24 gennaio, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono stati sottoscritti gli accordi finalizzati alla concessione del trattamento di cassa integrazione salariale straordinaria tra il Ministero, i sindacati, Confindustria, le aziende interessate e la Regione Sardegna, alla presenza, tra gli altri, dei rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ancora: tra il 28 gennaio e il 27 febbraio sono stati emanati i decreti che autorizzano la concessione della misura e che danno contestualmente mandato all’Inps di procedere col pagamento del sussidio».
Insomma, afferma la Regione, «tutti i lavoratori dell’indotto di Portovesme sono stati messi in sicurezza dalla Regione Sardegna. La forte preoccupazione che rimane riguarda la mancanza di prospettive future, la realizzazione di un’alternativa seria e credibile e chiaramente la continuità della produzione della linea zinco e piombo».
«Ribadiamo – conclude l'assessore dell'Industria Emanuele Cani – la necessità che il ministro convochi immediatamente un tavolo rispetto agli impegni presi il 27 dicembre davanti ai lavoratori di Portovesme».
(Unioneonline)