Nuovo incontro oggi al Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) tra la sottosegretaria Fausta Bergamotto e i rappresentanti della Glencore. Al centro della riunione c’è la questione energetica relativa al futuro dei due stabilimenti metallurgici che la Glencore, attraverso la controllata Portovesme srl, ha in Sardegna.

Tra le richieste presentate dal gruppo svizzero le misure strutturali per garantire il riavvio della linea piombo e la sospensione degli ammortizzatori sociali per almeno due anni.

Il presidente della Regione, Christian Solinas, fa sapere di essere in «costante contatto con la sottosegretaria al Mimit Fausta Bergamotto» per seguire gli sviluppi della vertenza.

«Attendiamo con molta apprensione e con fiducia l’esito di un confronto che per noi può avere un solo esito - fa sapere Solinas - : il mantenimento delle attività e di tutti i livelli occupazionali fino all’avvio di un processo di riconversione industriale del quale attendiamo di conoscere il progetto, e per il quale non possiamo che confermare il nostro sostegno in presenza di solide garanzie».

«Da Glencore attendiamo parole chiare e precise sui propri progetti, a garanzia dei lavoratori ma anche di un polo industriale vitale per il Sulcis e strategico per la Sardegna e per l’Italia», dice il presidente della Regione. «Riteniamo che le misure in atto, e recentemente confermate, relative all’abbattimento dei costi energetici siano un’efficace garanzia per il riavvio e il mantenimento delle attività a Portovesme e a San Gavino».
Poi aggiunge: «La conferma anche per i prossimi mesi del credito d’imposta e il fondo da 2 milioni per le imprese energivore dei territori insulari sono una base solida, accettata peraltro dalle altre realtà industriali energivore in tutta Italia».

(Unioneonline/v.l.)

 

 

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