Quattro mesi di preparazione delle aree di proprietà di Eni Rewind e uno start-up in sei mesi da inizio lavori di installazione.

In un anno Eni New Energy ha messo in piedi un nuovo impianto di fotovoltaico a Porto Torres, il secondo nell'Isola dopo quello di Assemini, con una capacità da 31 megawatt, realizzato su un'area del sito di interesse nazionale di 570mila metri quadri per un investimento di oltre 25 milioni di euro.

Questa mattina l'inaugurazione del secondo parco fotovoltaico realizzato da Eni in Sardegna, alla presenza di enti e istituzioni.

"In fase di test, l'impianto è già in esercizio - ha spiegato Patrick Molino, amministratore delegato di Eni New Energy - un periodo di collaudo che prevede l'impiego di circa dieci persone, risorse sufficienti per tenere in vita un impianto di questo tipo".

Il sistema fotovoltaico, con strutture fisse realizzate con materiale resistente per dare una vita utile fino a 30 anni, è interconnesso alla rete di distribuzione di Versalis con una quota di energia autoconsumata dalle utenze connesse alla rete pari al 70 per cento dell'energia prodotta.

Con una produzione annua attesa di 50 giga wattora, l'impianto ha come obiettivo quello di raggiungere performance elevate di oltre l'85 per cento.

Due le imprese affidatarie del progetto diviso in due lotti da 17 e 14 megawatt, mentre sono 22 le imprese impiegate per la sua realizzazione e 350 le risorse umane occupate.

L'impianto è costituito da 11 cabine di trasformazione e composto da 83mila moduli installati con oltre 500 chilometri di cavi solari, 28 chilometri di cavi di bassa tensione e 7,5 chilometri di cavi di media tensione.

L'impianto è progettato e realizzato in totale compatibilità con le opere di risanamento ambientale dell'area realizzate da Eni Rewind ha conseguito l'obiettivo "Zero infortuni".
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