Indagine ambientale sui fondali dello scalo commerciale di Porto Torres. E ora parte la procedura per la progettazione definitiva e l'esecuzione degli escavi.

Questa mattina, la società Coral Reef, incaricata dall'Autorità del Mare di Sardegna, ha avviato le operazioni di carotaggio e prelievo dei sedimenti nello specchio d'acqua compreso tra la banchina Alti Fondali, il molo Dogana Segni e gli accosti di ponente.

Obiettivo: riportare la profondità minima a meno 10 metri rispetto agli attuali otto. Circa 120mila i metri cubi stimati per la movimentazione. Un'opera rilevante: l'Authority ha messo a bilancio 7 milioni di euro.

I lavori si integreranno con l'intervento di realizzazione dell'antemurale per il quale sono stati stanziati 35 milioni. A conclusione dei lavori, il porto sará pronto per il tanto atteso salto di qualità con l'apertura dei moli più vicini al centro città alle navi da crociera. Per quelli di ponente e levante sarà garantita una più agevole manovrabilità da parte dei traghetti, con la definitiva separazione del traffico commerciale da quello cargo che troverà la sua naturale destinazione nel porto industriale.

"Un primo passo - spiega il presidente dell'Authority Massimo Deiana - della più ampia rivoluzione che comprende la realizzazione dell'antemurale, per il quale ci avviciniamo sempre più all'accantieramento, e una più ampia e generale riorganizzazione degli accosti per un notevole incremento della competitività dello scalo a livello internazionale".

(Unioneonline/F)
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