Ore difficili per il lavoratori della Cim, l’azienda metalmeccanica che opera all’interno dello stabilimento industriale di Porto Torres. Gli operai, una quindicina di cui sei dipendenti a tempo determinato, lamentano il mancato pagamento degli stipendi.

Dopo le proteste dei lavoratori davanti ai cancelli dell’impianto industriale e l’intervento dei sindacati, nessuna risposta sulla richiesta d’incontro avanzata dalle segreterie territoriali Cgil, Cisl e Uil al Conzorzio Cmci di cui la società insolvente fa parte. 

«Spiace registrare problemi di questa natura, in capo ad aziende del territorio», commenta il sindaco Massimo Mulas. «I limiti imprenditoriali, organizzativi e di sistema, infatti, non possono e non devono scaricarsi su lavoratori che, da sempre, garantiscono la loro professionalità».

Mensilità arretrate, mancanza di mezzi e materiale per soddisfare le richieste di appalto concesso dalle società Eni Rewind, Versalis e Matrìca. In merito alla complessa condizione dei dipendenti, i segretari confederali  Massimiliano Muretti (Cgil), Sergio Mura (Cisl) e Marco Foddai hanno inviato una lettera alle commitenti Eni Rewind, Versalis e Matrìca, e allo stesso Consorzio Cmci, per sollecitare un intervento di quest’ultimo.

«Ancora una volta, di fronte alla legittima protesta di chi rivendica il diritto alla giusta retribuzione per il proprio lavoro, - aggiunge il sindaco - ribadiamo quanto già sottolineato durante il consiglio comunale aperto dello scorso 6 giugno quando, di fronte ai rappresentanti delle multinazionali operanti nel territorio, abbiamo evidenziato la necessità di attivare appalti e commesse capaci di evitare di compromettere la tranquillità delle maestranze impegnate nel sito».

Il primo cittadino ribadisce che «non può essere permesso a nessuno di attivare una sorta di tiro alla fune tra le parti che si scarica sulla pelle dei lavoratori».

«Auspichiamo che, attraverso l'intervento dei sindacati e la fattiva e indispensabile azione delle committenti, - conclude Mulas - si possa risolvere il problema e instaurare un dialogo sereno e costruttivo. È fondamentale scongiurare un'emorragia di posti di lavoro e garantire che le aziende presenti nel sito se serie, corrette e rispettose dei Ccnl, non perdano opportunità di sviluppo».

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