Rilievi fotografici con l’utilizzo del drone nelle aree dismesse della zona industriale di Porto Torres, ispezioni autorizzate dal Cipss, Consorzio industriale provinciale di Sassari, per avere piena conoscenza dello stato delle zone improduttive che intende riqualificare e riconvertire in altre attività.

Lo  scopo è di verificare i confini territoriali dei terreni ricadenti nel perimetro del Consorzio. Si tratta di attività legate alla procedura di riacquisizione delle aree inattive, in parte di proprietà di Eni Rewind, avviata dall’Ente consortile, in linea con quando deciso dal Cda guidato dal presidente Valerio Scanu, che ha disposto la retrocessione di 665 ettari di aree non produttive con edifici fatiscenti, un paesaggio di vecchie fabbriche che rischia di scoraggiare nuove iniziative imprenditoriali. Intant Eni Rewind ha provveduto a presentare ricorso contro la procedura di riacquisizione delle aree avviata dal Consorzio. Infatti se le zone esterne al perimetro Eni sono facilmente ispezionabili, quelle situare all’interno, non sono esplorabili se non dietro richiesta a Eni Rewind che, peraltro, non consente di effettuare rilievi fotografici o aerei accedendo sulle aree perimetrali. 

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