Porti: 550 milioni di investimenti per gli scali sardi
Delle entrate stimate per il 2022, oltre 195 milioni derivano da trasferimenti dello Stato, 170 dei quali grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza
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Dai 10 milioni di tagli dell'anno scorso alla programmazione per la ripresa. Il totale degli investimenti infrastrutturali nei porti sardi arriverà complessivamente a quota 550 milioni di euro. È la nuova direzione del bilancio di previsione 2022 dei porti sardi, approvato oggi dal Comitato di Gestione.
I DATI – Le entrate stimate per il prossimo anno saranno pari a circa 254,6 milioni. Di queste, oltre 195 milioni derivano da trasferimenti dello Stato, 170 dei quali grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che porta nelle casse circa 100 milioni per la realizzazione del Terminal Ro-Ro al Porto Canale e 70 milioni per l'elettrificazione delle banchine degli scali di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci, Porto Torres, Santa Teresa e Portovesme.
Altri 25 milioni di finanziamenti statali saranno destinati a completamento di quanto già previsto per gli interventi sull'area portuale cagliaritana, per l'escavo dei fondali del canale di accesso e degli specchi acquei del golfo olbiese, per il completamento del porto industriale di Cocciani (Olbia) e per i dragaggi del porto commerciale portotorrese.
Così come comunicato dal presidente dell'Autorità portuale Massimo Deiana all'Organismo di Partenariato e al Comitato di Gestione, ulteriori 30 milioni di euro sono stati stanziati anche per il neo acquisito porto di Arbatax. Di questi, 20 milioni verranno destinati alla sistemazione e al potenziamento della banchina traghetti, 2 milioni al completamento dell'illuminazione, 8 per la stazione marittima.
"Con la pianificazione delle risorse del Bilancio 2022 e di quello pluriennale 2022-2024 - spiega Deiana – l'ente entra pienamente in gioco come volano della ripresa economica e del rilancio del territorio di riferimento".
(Unioneonline/v.l.)